Il 24 agosto la Chiesa Cattolica celebra San Bartolomeo Apostolo. Nonostante vi siano poche notizie riguardo la sua vita, provenienti soprattutto dai Vangeli, senza dubbio fu uno degli apostoli di Gesù. Nei tre Vangeli sinottici, quelli di Marco, Matteo e Luca, viene indicato con il nome di Bartolomeo, mentre nel Vangelo di Giovanni viene detto Natanaele. Il nome Bartolomeo potrebbe essere un patronimico e quello di Natanaele il suo nome personale dal significato di “dono di Dio”. Anche questa attribuzione incerta del nome contribuisce a lasciare inalterato il mistero sull’apostolo Bartolomeo, dato che alcuni studiosi negano l’identificazione fra i due personaggi. Bartolomeo nacque in Galilea, probabilmente a Cana, e morì in Siria in una data compresa con ogni probabilità tra il 60 e il 68 d.C. Nel Vangelo di Giovanni egli viene presentato come amico di Filippo il quale un giorno gli racconta che un uomo venuto da Nazareth è proprio colui che tutti stavano aspettando, è il Messia di cui era scritto nei Sacri Testi. Bartolomeo è scettico e non vuole conoscere Gesù, ma Filippo lo convince e gli chiede solamente di parlarci. Quando Bartolomeo si presenta a Gesù, questi gli dice di sapere del suo scetticismo e di conoscerlo già. Gli dice di avere letto nei suoi pensieri mentre Bartolomeo si trovava sotto un albero di fico. Questo convince Bartolomeo, che in una esplosione di gioia chama Gesù Rabbi, maestro. Gesù immediatamente lo redarguisce e gli dice: “Credi soltanto perchè ti ho visto sotto l’albero di fico? Ben altre cose vedrai se resti con me”. Di Bartolomeo poche altre sono le notizie: sappiamo che egli fu scelto tra i dodici apostoli e che fu sempre fervente, predicando la parola di Dio fino al giorno della sua morte. Oltre a queste notizie, di lui i Vangeli non dicono altro. Esistono leggende, senza alcuna attendibilità dal punto di vista storico, che lo vedono protagonista di predicazioni in India e in Armenia, dove Bartolomeo avrebbe trovato una terribile morte. Le sue reliquie comparvero una prima volta a Lipari, nel 264, per poi essere portate in Mesopotamia. Appparvero invece nuovamente a Lipari nel 546, e nell’838 finalmente a Benevento dove sono ancora oggi conservate. 



San Bartolomeo fu condannato al supplizio dello scuoiamento: per questo motivo l’iconografia classica cattolica lo ritrae sempre o con un coltello fra le mani o durante il suo supplizio o avvolto della sua pelle. Nel Giudizio Universale che si trova nella Cappella Sistina, Michelangelo lo raffigura mentre regge nelle mani la sua stessa pelle e la mostra. Sembra che il volto raffigurato sulla pelle dell’apostolo martire sia un autoritratto dello stesso Michelangelo. San Bartolomeo è il patrono di Campobasso e di Benevento, dove il 24 agosto si tengono feste patronali in suo onore. 

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