E’ un mese di gennaio scoppiettante quello che sta passando lentamente. Quegli amici più giovani di me, di almeno vent’anni, che ho incontrato una sera a casa di Simone hanno deciso di fare un corso sul vino da Fabio Scarpitti, che è uno dei più illuminati sommelier di Milano. Ed io e Marco Gatti li accompagneremo per cantine, sabato 9 marzo, quando verranno a celebrare il secondo weekend di Golosaria. Ma anche sabato a Milano, alla convention dei Delegati del Club di Papillon, c’era fermento, con tante iniziative, dalla Puglia alla Valtellina al Canavese, che già intorno all’8 di febbraio celebrerà il mitico Carnevale di Ivrea. Quest’anno i caki raccolti nel mio giardino stanno ancora maturando e ce ne sarà fino alla fine del mese: dolcissimi e buonissimi. Li tengo in cantina, al fresco, insieme alle noci che ho acquistato a Monzambano all’agriturismo Monte Oliveto. L’altra mattina ho scritto su twitter che tre noci al giorno fanno bene alla salute, e subito si è aperta una discussione con richiesta di approfondimenti e di notizie circa i benefici degli Omega 3. Ma martedì sera, con Gianni e con un suo amico, mi ritaglierò uno spazio proprio per capire meglio. Questa faccenda del cibo e della nuova comunicazione che s’è spostata su twitter è interessante. Ieri sulla Stampa il direttore Mario Calabresi ha fatto un’intervista a John Elkann su suo nonno, che è mancato 10 anni fa. E su twitter è subito rimbalzata la passione dell’Avvocato per i cibi di stagione, la sua curiosità, i viaggi per accaparrarsi alcune specialità che sicuramente gli facevano racconti. Si, il cibo ha una forza evocativa fortissima, soprattutto qui in Italia. Il prossimo weekend, essendo dalle parti di Magenta, andrò a prendere il gorgonzola in un piccolo caseificio che sta prima dell’Abbazia di Morimondo. E con le noci che m’ha dato Claudio e gli ultimi cardi di Nizza Monferrato, farò un piatto “caldo” sfizioso, che vi ripropongo per i giorni della merla che verranno. Si tratta dei Cardi stufati con gorgonzola e noci.
La ricetta di Giovanna Ruo Berchera pubblicata sul libro Adesso 2013 prevede:
2 cardi bianchi di circa 600 grammi ciascuno
6 dl di latte fresco parzialmente scremato
200 g di Gorgonzola
40 g di noci sgusciate
2 limoni
1 noce di burro
Sale
Staccate le coste dei cardi, eliminate quelle vuote e le parti rovinate cercando di non sprecarne troppe quindi togliete i filamenti. Tagliate le coste a pezzi lunghi (se si tagliassero subito a pezzi piccoli, cuocendo si perderebbero dei principi nutritivi nel liquido di cottura) circa una spanna e mettetele a mano a mano a bagno in acqua acidulata con il succo dei limoni. Portate a ebollizione 5 dl di latte con un litro di acqua, salate leggermente e aggiungete i cardi sciacquati in acqua e sgocciolati. Cuocete a fuoco moderato per un tempo variabile dai 20 minuti a oltre 40 minuti, dipende dalle varietà, dal fatto se sono stati interrati o meno, da quanto freddo hanno preso e altri fattori ancora. A cottura ultimata scolate i cardi eliminando il liquido di cottura. Appena tiepidi, tagliateli a pezzi lunghi 3-4 cm. In una padella larga mettete il burro con il gorgonzola tagliato a pezzetti e fatelo sciogliere. Se la crema fosse troppo densa, aggiungete un poco di latte rimasto. Unite i cardi,fateli saltare per alcuni istanti quindi cospargeteli con le noci tritate e servite, anche con del pane abbrustolito. E non fatevi mancare un vino rosso “rotondo”. Ottimo un Dolcetto di Dogliani.