Giornata tragica sulle piste da sci. Si contano infatti ben tre morti in località diverse. L’incidente più grave si è registrato nella zona di Cortina, precisamente sul Monte Cristallo dove una slavina staccatasi dal monte ha investito in pieno due scialpinisti. I due sciatori si trovavano all’incirca a quota tremila metri nelle vicinanze della forcella Staunies una zona secondo le autorità dove non ci sono piste vere e proprie battute, ma comunque frequentata dagli scialpinisti. I due sono stati colpiti da una valanga improvvisa staccatasi dal monte e sono rimasti intrappolati. Nonostante i numerosi mezzi di soccorso impiegati (cani da valanga e numerosi operatori trasportati sul luogo da elicotteri) non c’è stato niente da fare: sono stati recuperati i loro corpi coperti dalla neve precipitata su di loro. Si tratta di due altoatesini: l’albergatore Martin Messner, 54 anni, e il cugino Bernhard Messner, 41 anni, entrambi di Anterselva di Mezzo. L’altro tragico episodio di oggi si è verificato invece sulle piste di Bormio nell’alta Valtellina, un incidente ancor più assurdo perché capitato su una pista frequentata ogni giorno da migliaia di turisti. Un brianzolo dell’età di 44 anni si è infatti scontrato con un altro sciatore: è morto sul colpo per il violento impatto subito. L’altro sciatore, un cinquantenne non italiano, ha riportato la frattura del femore. L’incidente è avvenuto su una pista molto difficile, la pista Stelvio utilizzata anche per le discese di Coppa del mondo di sci. L’impatto tra i due è stato di estrema violenza tanto da causare la morte sul colpo dell’italiano una volta che è caduto a sulla neve dopo lo scontro. Si presume che la velocità dei due fosse superiore alla norma data la violenza dello scontro. Un episodio che obbliga a meditare ancora di più sull’importanza di osservare attentamente le persone sulla pista dove si sta sciando mantenendo sempre una velocità non troppo elevata. Incidenti di questo tipo infatti si verificano più spesso di quanto non si creda anche se fortunatamente non sempre con conseguenze mortali.
Troppa è infatti l’imprudenza di alcuni sciatori: nel 2011 si sono contate infatti le morti di ben 500 persone sulle piste da sci tialiane, e quasi duemila feriti gravi.