E’ un quadro estremamente preoccupante quello che emerge dall’annuale Rapporto Ue su Occupazione e sviluppi sociali. Secondo gli economisti di Bruxelles, infatti, “In Italia, con il peggiorare della crisi, c’é un rischio elevato di cadere in un’enorme trappola della povertà: una volta che una persona entra in difficoltà, è molto difficile che riesca ad uscirne”. La lunga crisi economica che ha colpito l’Unione Europea, continua l’analisi Ue, “ha drammaticamente aumentato i rischi di esclusione sociale di lungo periodo, e questi variano enormemente tra i diversi stati membri”. Vi è poi un gruppo di Paesi, tra i quali l’Italia, in cui vi è “un alto rischio di entrare nella povertà e basse possibilità di uscirne, con la creazione di una massiccia trappola della povertà, e la situazione sta peggiorando dato che le prospettive attuali sono cupe”. Il Rapporto 2012 si concentra poi sulla tanto discussa Imu che, si legge nel testo, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, dovrebbe essere modificata in senso più progressivo. La vecchia Ici, al contrario, non incideva allo stesso modo sulle disuguaglianze, facendo aumentare, anche se di poco, la povertà. “Le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla disuguaglianza sociale in Estonia e Italia e si ritiene che aumentino leggermente la povertà in italia”, recita il Rapporto, in cui viene evidenziato che alcuni punti della recente riforma “potrebbero essere ulteriormente migliorati per rafforzare la sua progressività”. Ha commentato l’analisi Ue sull’Imu anche il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, secondo cui “anche l’Unione Europea ammette che l’Imu è una tassa iniqua e che determina un aumento della povertà in Italia. Persino gli amici dei tecnici sono costretti ad ammettere che questo governo ha tartassato solo lavoratori e pensionati. Noi pensiamo che vada abolita la tassa sulla prima casa e proponiamo invece di tassare le grandi ricchezze: la nostra, al contrario di Berlusconi, non è demagogia, i soldi vanno presi là dove ci sono”. Pur non entrando nel merito della questione riguardante l’Imu perché argomento “di campagna elettorale in Italia”, il commissario agli Affari sociali, Laszlo Andor, si è limitato a dire che per il nostro Paese è “molto importante” procedere con il consolidamento del bilancio, garantendo soprattutto a “giovani e donne” un “accesso al mercato del lavoro”.
Il perdurare della crisi economica che ha colpito l’Europa, infatti, ha “drammaticamente aumentato i rischi di esclusione sociale di lungo periodo”. Questi, afferma ancora il Rapporto Ue, “variano enormemente” tra i diversi stati membri. Come già detto l’Italia, insieme ad altri Paesi come Grecia, Spagna, Malta e i paesi Baltici, si trova in un gruppo di nazioni che sono soggette a un alto rischio “di entrare nella povertà e basse possibilità di uscirne, con la creazione di una massiccia trappola della povertà”.