Da morto, nessuno lo vuole. Un cadavere ingombrante si può proprio dire. Molte le polemiche dopo il rifiuto del comune di Roma e anche della Chiesa di celebrare il funerale dell’ex gerarca nazista Priebke. Soprattutto la decisione della Chiesa romana aveva sollevato polemiche: l’avvocato dell’ufficiale nazista aveva definito la Chiesa “vile”. La replica è prontamente giunta: “Negato solo il rito pubblico, noi proposto preghiera in casa”. Aggiungendo che “nel rispetto della legge della Chiesa non è stata negata la preghiera per il defunto, ma è stata decisa una modalità diversa da quella abituale, riservata e discreta”. Una cosa vergognosa ha detto l’avvocato di Priebke che per un fedele come lui non ci sia una chiesa che lo ospiti. “Si vogliono usare leggi ad personam. La campagna di odio nei suoi confronti deve finire” ha aggiunto. Alla fine comunque l’avvocato Giachini ha fatto sapere che domattina nella casa di Priebke si terrà una cerimonia religiosa privata e quindi sarà roveto un luogo per seppellirlo che non dia fastidio a nessuno. Dove? Ovviamente non lo sa nessuno. Una strada potrebbe essere quella proposta dalla comunità ebraica romana: crematelo e disperdete le sue ceneri, hanno detto.
(Precedente aggiornamento) – “Dove dovrebbe essere seppellito mio padre? Per me anche in Israele, così sono contenti…”. Lo ha detto Jorge Priebke, 68 anni, figlio dell’ex capitano delle SS deceduto pochi giorni fa all’età di cento anni. L’uomo, residente a Bariloche, in Argentina, ha definito “un’ingiustizia” quanto accaduto dopo la morte del padre. Al momento sembra infatti che nessuna città o comune, né italiano né estero, voglia ospitare la salma dell’ex gerarca nazista: niente da fare a Hennigsdord, la cittadina a pochi chilometri a nord di Berlino dove Priebke è nato il 29 luglio 1913. L’amministrazione comunale ha fatto sapere che il regolamento cimiteriale prevede la sepoltura solo per i residenti o nel caso in cui vi sia una tomba di famiglia. Questa mattina era stata ipotizzata Pomezia, nel Lazio, dove si trova il “Deutscher Soldatenfriedhof”, cimitero militare germanico, ma il sindaco Fabio Fucci si è detto “fermamente contrario” perché si tratta di un luogo che “ad oggi non ha alcun fondamento di ufficialità”. “Ho già contattato il referente del cimitero militare tedesco per avere informazioni in merito – ha aggiunto il primo cittadino del comune in provincia di Roma – e da quello che mi risulta una tumulazione a Pomezia non sarebbe tecnicamente realizzabile, dal momento che il cimitero tedesco ospita solo militari caduti in guerra”.