Il 15 ottobre la Chiesa Cattolica commemora Santa Teresa D’Avila, Vergine e Dottore della Chiesa. Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada nacque il 28 marzo 1515 ad Avila (Spagna) da Alfonso Sánchez de Cepeda e Beatrice de Ahumada. Nel 1531, dopo la morte della madre, venne mandata dal padre nel Monastero Agostiniano di Nostra Signora delle Grazie ad Avila per completare la sua educazione. In questo periodo iniziò il suo travagliato cammino verso la conversione: l’animo della giovane Teresa venne attraversato dalla paura di seguire la vocazione religiosa e allo stesso modo dalla paura di un futuro matrimonio. Dopo un anno di permanenza al monastero fu costretta a tornare nella casa paterna a causa di una grave malattia e per ristabilirsi completamente si trasferì presso la casa della sorella Maria. Prima di arrivare dalla sorella, Teresa fece visita allo zio Pietro Sánchez a Hortigosa dove ricevette in dono alcuni libri sacri. Tornata ad Avila si dedicò alla vita familiare prendendosi cura del padre e dei fratelli. In questo lasso di tempo, durato tre anni, Teresa maturò definitivamente la sua volontà di seguire la sua vocazione religiosa. La decisione di entrare in un convento fu severamente osteggiata dal padre al punto che la giovane Teresa si vide costretta a fuggire di casa. Teresa fu accolta dalle monache carmelitane del Convento dell’Incarnazione d’Avila dove aveva già preso accordi i giorni precedenti. Ormai rassegnato il padre prese accordi con le monache per definire la dote di Teresa. Nel 1531 iniziò il suo noviziato, dopo qualche mese ci fu la cerimonia della vestizione dove Teresa indossò il tipico abito monacale delle carmelitane e il 3 novembre 1537 fu consacrata monaca carmelitana. Come racconta lei stessa nella sua autobiografia tutto il periodo del noviziato e quello dopo la consacrazione a monaca carmelitana fu attraversato da profonde crisi esistenziali. Dopo qualche tempo la giovane monaca si ammalò gravemente. Venne mandata nella casa paterna per ricevere cure più adeguate ma i continui svenimenti e i forti dolori pettorali non accennavano a diminuire. Allora il padre decise di portarla presso una famosa curatrice a Becedas. Durante il tragitto sostarono presso lo zio Pietro Sánchez a Hortigosa dove Teresa ebbe in dono un trattato sull’orazione di Francesco di Osuna che tanto influirà sulla sua fede da quel momento in poi. Le condizioni della giovane monaca si aggravarono e molti medici pronosticarono la morte. Dopo alcuni giorni passati tra atroci sofferenze, Teresa, seppur provata, si riprese.
Nel maggio del 1539 ritornò al monastero ma la sua cagionevole salute non le permetteva di condurre l’austera vita da monaca e si stabilì per tre anni presso l’infermeria. In questo periodo ebbe molti rapporti con l’esterno e per questo iniziò ad avere molti sensi di colpa perché riteneva di togliere troppo tempo alla preghiera. Vedendo un’immagine di Cristo sulla croce provò un forte senso di compassione e in lacrime gli chiese la forza di non offenderlo più. La stessa Teresa definisce questo momento quello della seconda conversione.
Da qui seguì un intenso periodo di preghiera e penitenza dove colse la vera essenza dell’Ordine Carmelitano. Poco dopo attraversò un momento molto buio e doloroso perché fu accusata di essere vittima di possessione demoniaca. Nel 1560 intervenne a suo favore il frate francescano Pietro d’Alcantara che dissipò ogni dubbio. L’incontro con questo frate fu illuminante per la santa perché da qui iniziò a concepire quella che sarà la Riforma dell’Ordine Carmelitano con il desiderio di riportare la regola alle origini. Da qui Teresa si attivò per la riforma, che prese il suo nome, iniziando dal Monastero di San Giuseppe ad Avila. Dopo aver avuto il permesso di fondare molti altri monasteri propose di estendere la riforma anche al ramo maschile (gli Scalzi). Santa Teresa d’Avila è sicuramente una delle figure femminili di rilievo della Cristianità perché oltre ad aver condotto la sua vita in santità ha saputo interpretare il cammino dell’anima alla ricerca di Dio attraverso la sua riforma e le sue opere dottrinali. Teresa d’Avila morì il 15 ottobre 1582 ad Alba de Tormes. Beatificata nel 1610 e canonizzata nel 1622 da Papa Gregorio XV. Nel 1970 venne proclamata Dottore della Chiesa da Papa Paolo VI, titolo finora assegnato solo a un’altra figura femminile: Caterina da Siena.