Ennesimo buco nell’acqua nelle indagini sulla morte di Yara Gambirasio, indagini che forse a questo punto converrebbe chiudere visti tutti i fallimenti accumulati in anni di ricerche e di esami sul dna di migliaia di persone. Questa volta si è trattato del dna di un detenuto italiano in carcere in Francia per accuse di pedofilia. Una donna, anche lei vivente nella provincia bergamasca dove vive la famiglia Gambirasio, qualche settimana fa aveva parlato di un molestatore che aveva perseguitato via facebook la figlia. Nel ritratto del personaggio, la sua ossessione per Yara Gambirasio. La donna aveva allora suggerito che si indagasse su di lui, nel frattempo arrestato e condannato in Francia. Ma l’esame del dna prontamente effettuato ha chiarito che l’uomo non ha nulla a che vedere con la morte di Yara. La notizia di questo esame fallito è stata riportata sulla pagina facebook del programma Quarto grado.



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