Il 20 ottobre la Chiesa Cattolica celebra la memoria di San Cornelio, centurione romano vissuto nel I secolo. San Cornelio, secondo le fonti, era un centurione dell’esercito imperiale romano, stanziato con il suo reparto a Cesarea, in Palestina. San Cornelio era un uomo profondamente pio e religioso, generoso nelle sue elemosine ai poveri, rispettoso del suo prossimo e in preda a una profonda crisi interiore dovuta alla mancanza di risposte alle sue domande sulla fede. San Cornelio, cresciuto nel culto degli dei pagani, si rendeva conto che si trattava solamente di simulacri privi di una reale esistenza e sentiva un profondo e costante disagio. Cornelio era stanziato con il suo reparto militare in Palestina, culla del Cristianesimo. A Cesarea, un pomeriggio gli apparve un angelo inviato dall’Onnipotente, che lo invitò a mandare un suo soldato a Giaffa a convocare nella sua casa Simone detto Pietro. Una volta venuto in contatto con San Pietro, Cornelio ebbe finalmente le risposte alle sue domande. Lo Spirito Santo scese sui presenti nella casa di Cornelio, dando loro il dono di parlare tutte le lingue del mondo per poter essere intesi da tutte le popolazioni del pianeta. San Pietro, impressionato da questa nuova Pentecoste, accolse Cornelio e i suoi familiari e amici all’interno della Chiesa. Cornelio divenne così uno dei primi che predicarono la vera Fede tra i Gentili, distinguendosi per il suo zelo e la sua capacità persuasiva. Approfittando del suo grado all’interno dell’esercito, costantemente a contatto con la truppa, Cornelio convertì un gran numero di commilitoni e di legionari stanziati in altri reparti in tutto il Vicino Oriente. Le fonti riguardanti il resto della vita di San Cornelio sono incerte e frammentarie. Probabilmente venne perseguitato e torturato dal prefetto Demetrio nella città di Skepsi, nella Misia. Qui Cornelio venne imprigionato, percosso, torturato e sottoposto a terribile veglie e digiuni. Solo dopo aver visto l’eccezionale resistenza di San Cornelio e la sua ferma negazione ad abiurare il Cristianesimo, Demetrio si rese conto di essere nell’errore.
San Cornelio operò dal carcere molti miracoli: Demetrio, disperato, lo liberò e gli chiese perdono. San Cornelio lo invitò a convertirsi al Cristianesimo: con Demetrio si fecero cristiani anche i suoi familiari e alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Demetrio, la moglie Evanzia e il figlio Demetriano, convertiti dal centurione Cornelio, vennero poi proclamati santi dalla Chiesa.
Demetrio coprì di doni e di onori il centurione San Cornelio, che utilizzò i beni ricevuti per sostentare i poveri e per fondare nuove comunità cristiane in tutto il Vicino Oriente. Secondo una tradizione orientale, San Cornelio divenne vescovo di Cesarea, rispettato da tutti per la sua età avanzata e per il suo grande carisma.
San Girolamo narra che Santa Paola visitò la sua tomba durante il IV secolo, nel corso di un pellegrinaggio in Terra Santa.