E’ scattata la querela da parte degli avvocati di Marco Tronchetti Provera, colpito nel vivo da una frase pronunciata ieri da Beppe Grillo durante la conferenza stampa tenuta in senato: “Siamo intercettati? Non è una novità, lo siamo dai tempi di Tronchetti”. Nella nota che accompagna la denuncia si sottolinea come nonostante anni di indagini non si sia mai potuto provare che dette intercettazioni avessero avuto luogo. Come esempio, dice il legale la deposizione di Gido Rossi al Copaco nel 2006: “Telecom Italia non ha effettuato e non effettua intercettazioni né legittimamente né tantomeno illegittimamente”. Il pm Fabio Napoleone poi, aggiunge l’avvocato, nell’agosto 2008 disse apertamente che la notizia di  intercettazioni ai danni di politici e ambienti finanziari venne diffusa dai media in modo capillare “da generare in tutta l’opinione pubblica il convincimento della sua veridicità al punto da coinvolgere in simile suggestione collettiva anche molti settori delle istituzioni che per notevole lasso di tempo hanno confuso in atti ufficiali la raccolta illegale di dossier con l’attività di intercettazione illecita”. Nonostante tutto ciò Tronchetti Provera à stato condannato a un anno, condanna contro cui ha fatto ricorso in appello. 



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