Oltre ai 94 corpi senza vita già recuperati in mare, tra cui una donna incinta e due bambini (un maschio e una femmina), sarebbero stati trovati altri cento cadaveri sotto il barcone che si è rovesciato al largo di Lampedusa. Altri corpi sono stati avvistati in mare e altri ancora risultano dispersi. Il Consiglio dei Ministri è stato convocato alle 17.30 di oggi per proclamare lutto nazionale nella giornata di domani, come annunciato da Enrico Letta su Twitter. Un anestesista del 118 ha invece raccontato il viaggio di due donne eritree, di 20 e 25 anni, soccorse e trasportate all’ospedale Civico di Palermo: “Sono in gravi condizioni – ha detto Edoardo Fileccia – disidratate e con sintomi di ipotermia. Erano sfinite per quanto hanno passato questa notte. Tra l’altro una delle due donne era stata data per morta e distesa sulla banchina, accanto ai corpi delle vittime. Solo successivamente si sono accorti che respirava ancora. Le sue condizioni sono le più critiche perché hanno bevuto acqua di mare e anche della nafta, molto probabilmente fuoriuscita dall’imbarcazione”.



“Napolitano: presidiare le coste da cui partono i clandestini. Giusto. Ciò che facevo io da Ministro: respingere i barconi e salvare vite”. A scriverlo su Twitter è il segretario federale della Lega Nord e governatore lombardo Roberto Maroni, in risposta alla recente dichiarazione del presidente della Repubblica. E a proposito di Lega Nord, fanno ancora discutere le parole di Gianluca Pini, vicepresidente del gruppo del Carroccio a Montecitorio, secondo cui “la responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque diLampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge. La loro scuola di pensiero ipocrita, che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo, ha portato a risultati drammatici come questi”. Tanto la Boldrini quanto la Kyenge, prosegue Pini, “hanno sulla coscienza tutti i clandestini morti in questi ultimi mesi”.



Appresa la notizia del naufragio davanti alla costa di Lampedusa, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rilasciato una dichiarazione recentemente diffusa dal Quirinale: “Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti – ha scritto il Capo dello Stato – sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell’Unione Europea”. Secondo Napolitano è quindi “indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte. E, tanto per cominciare, non è accettabile che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione Europea – il Frontex – mezzi adeguati per intervenire senza indugio”.



Tragedia al largo di Lampedusa, a poco più di mezzo chilometro dall’Isola dei Conigli, dove quasi cento migranti hanno perso la vita dopo essere caduti in acqua da un barcone naufragato. Le vittime accertate fino a questo momento sono 94, tra cui due bambini e una donna incinta, ma il bilancio sembra destinato a salire. La Guardia Costiera ha tratto in salvo 151 persone, ma al momento del naufragio l’imbarcazione ne ospitava almeno 500, quindi i dispersi sono circa 250. Secondo una prima ricostruzione, sembra che la barca si sia rovesciata a poca distanza dalla riva e che poi abbia preso fuoco. Uno scafista è stato arrestato, ma la Procura della Repubblica di Agrigento ha anche aperto un’inchiesta sul naufragio: sembra che oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, possa essere ipotizzato anche il reato di omicidio plurimo.

“Basta, ma che cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo? È un orrore continuo”, ha detto a Rai News 24 il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. “È una tragedia immane”, ha poi aggiunto il primo cittadino, spiegando che i superstiti “sono finiti in mare e raccontano che alcuni motopesca, due o tre, sono passati e sono andati avanti senza aiutarli. Questo è quello che dicono loro, ma se è vero bisognerà fare luce anche su questo”. Il premier Enrico Letta ha annunciato su Twitter di aver fatto il punto sulla “immane tragedia di Lampedusa” con Alfano e i vertici del ministero “che si recheranno subito sul luogo disastro per i primi interventi”, mentre secondo la presidente della Camera, Laura Boldrini, siamo tutti vittime “consapevoli o no, di quella globalizzazione dell’indifferenza che proprio a Lampedusa Papa Francesco ha denunciato in modo sferzante”. Anche Papa Francesco ha commentato la tragedia: “Parlando di pace, parlando della inumana crisi economica mondiale, che è un sintomo grande della mancanza di rispetto per l’uomo, non posso non ricordare con grande dolore le numerose vittime dell’ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa”, ha detto a conclusione del suo intervento durante il convegno sulla Pacem in terris. “Viene la parola vergogna: è una vergogna”, ha aggiunto, “uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle”. Duro il commento di Nichi Vendola, intervenuto su Twitter: “In Italia e in UE si abbia almeno la compiacenza di non piangere lacrime di coccodrillo su quelle povere vite umane”. Anche Luca Maggi, proprio su queste colonne (clicca qui per leggere il suo articolo) ha affermato che “la domanda che molti si pongono in queste ore dev’essere posta di fronte alla comunità internazionale: dov’è l’Europa oggi? Perché a fare la guerra in Libia la Francia non si è tirata indietro, a sfruttare i canali politico-economici africani sono molte delle potenze europee, ma a Lampedusa l’Italia è sola? E per anni ha dovuto ricevere le sentenze della Corte di giustizia europea, che bacchettava la legge Bossi-Fini in lungo e in largo, facendo passare il nostro Paese per un regime arrogante e indifferente alle tragedie umanitarie?”.