Sono  83 le vittime finora recuperate del naufragio di un barcone di migranti avvenuto a Lampedusa, e mezzo miglio circa dall’Isola di Coniglio. Tra di loro ci sono anche una donna incinta e due bambini. Il bilancio, tuttavia, è destinato ad aumentare. Sono ancora almeno 230 i dispersi, e molti cadaveri sono stati avvistati in mare. Sul barcone viaggiavano almeno 500 migranti di origine eritrea e somala. Il natante, a un certo punto, si è rovesciato e ha preso fuoco. I corpi sono stati portati sulla banchina del porto e, in seguito, all’hangar dell’aeroporto, nella previsione che il loro numero sia destinato a crescere. Sono, invece, 151 i naufraghi finora tratti in salvo dalle motovedette e da alcune barche di diporto. Sulla tragedia, pare la più grande mai avvenuta nella zona,  la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta, ipotizzando i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina  e omicidio plurimo. Un presunto scafista, inoltre, è stato posto in stato di fermo.



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