Prosegue lo sciopero dei lavoratori del credito. Secondo la Uilca, una delle sigle sindacali che ha indetto la protesta per la giornata di oggi, ha aderito alla agitazione oltre il 90% dei lavoratori, il che ha portato alla “quasi totalità delle filiali chiuse”. Una chiusura talmente massiccia degli sportelli, organizzata contro l’Abi “per la sua grave decisione di disdettare unilateralmente il Contratto Nazionale del settore con oltre otto mesi di anticipo sulla scadenza”, secondo il sindacato “dimostra in modo inequivocabile la compattezza dei bancari come categoria, che chiede rispetto e strumenti adeguati di tutela e valorizzazione dell’occupazione e delle loro professionalità”. L’Abi dovrebbe quindi “rivedere le posizioni prevaricatorie e irresponsabili che l’hanno portata a disdettare il Contratto Nazionale e impedire l’apertura di un serio confronto per il mantenimento del Fondo di Solidarietà di settore”.
Anche i bancari scendono in piazza per protestare. Dopo l’incontro andato a vuoto con l’Associazione Bancaria Italiana (Abi), le organizzazioni sindacali hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale della categoria per giovedì 31 ottobre 2013. Un corteo si svolgerà non a caso a Ravenna, città del presidente Abi Giovanni Patuelli, ma altre manifestazioni verranno organizzate anche a Roma, Genova, Padova e Milano. I bancari protestano contro la disdetta anticipata del contratto collettivo consegnata dall’Abi: i sindacati hanno chiesto “con fermezza” di retrocedere da una decisione “provocatoria e conflittuale, che interviene in un momento particolarmente delicato per il settore e per il Paese”. Abi, però, “non ha ritenuto di accogliere tale richiesta, pertanto il tentativo di conciliazione ha avuto esito negativo”. I sindacati fanno inoltre sapere che lo sciopero durerà per l’intera giornata lavorativa e interesserà ogni tipo di contratto, dai turnisti al part time. Anche i sindacati aderenti ad UNI Europa Finanza, riuniti per la conferenza biennale ad Atene, hanno espresso “piena solidarietà alle lavoratrici e lavoratori bancari italiani ed ai sindacati italiani affiliati ad UNI Finanza rispetto allo sciopero generale nazionale da questi proclamato per il 31 ottobre”. La conferenza considera “estremamente grave e provocatoria la disdetta unilaterale del CCNL da parte del’Abi, anche perché rompe una ormai consolidata tradizione di relazioni industriali improntate al confronto ed al dialogo”. Lo sciopero e le mobilitazioni, quindi, “saranno a difesa della contrattazione collettiva del settore, contro il ricatto messo in atto dall’Abi con questa disdetta, contro una politica di tagli all’occupazione ed attacco al Fondo di Solidarietà di settore, contro l’attacco al salario, ai diritti ed alla professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori bancari, per una diversa politica del credito, soprattutto a favore delle famiglie, delle piccole e medie imprese ed a favore della crescita del Paese”.