E’ stato arrestato il presunto scafista della strage avvenuta al largo di Lampedusa che è costata la vita a oltre 300 persone. Si tratta di Khaled Ben Salem, trentacinquenne originario di Sfax, seconda città della Tunisia, accusato formalmente dalla Procura di Agrigento di omicidio plurimo, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e naufragio. L’uomo, che alcuni testimoni hanno indicato come “il comandante”, è stato raggiunto da polizia e carabinieri nel Centro di accoglienza dell’isola, per poi essere trasferito nel carcere di Agrigento. Non si hanno invece ancora notizie del secondo scafista, che forse si trova ancora all’interno della struttura a Lampedusa. I due uomini, chiamati dai tanti migranti “white men” (uomini bianchi) erano gli unici a dormire in una cabina con due cuccette. Sarebbe inoltre stato proprio il “comandante”, secondo quanto riferito da alcuni sopravvissuti, a dare fuoco alla coperta le cui fiamme hanno poi coinvolto tutto il barcone, facendolo affondare. L’intenzione era quella di segnalare la presenza del peschereccio. Khaled Ben Salem aveva già condotto un barcone carico di profughi a Lampedusa nell’aprile scorso, ma in quell’occasione il viaggio andò a buon fine e l’uomo venne identificato come scafista e rimpatriato.