Il giallo di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua abitazione di S.Giuliano Terme (in provincia di Pisa) il 13 Gennaio 2012, si infittisce sempre più. Cerchiamo di fare il punto della situazione. Il principale indagato è il marito, Antonio Logli, sotto indagine per omicidio e occultamento di cadavere. Per la scomparsa dell’imprenditrice pisana sono accusati di favoreggiamento anche il padre di Logli, Valdemaro, e la sua ex amante e attuale compagna, Sara Calzolaio.
Il super testimone è Loris Gozzi, la persona che dice di aver visto qualcosa in quella notte: tornato a casa afferma di aver notato una station wagon scura ferma sul ciglio della strada con il marito della Ragusa alla guida. Sempre secondo il suo racconto, poco dopo assiste a una lite tra un uomo e una donna non meglio identificati proprio davanti all’auto. Gozzi non si ferma qui e dice di non essere certo il solo ad aver assistito alla scena. In effetti c’è un secondo un uomo (che rimane nell’anonimato) che è convinto di aver visto Roberta uscire di casa con il pigiama addosso dal cancello della sua abitazione in quella notte, mentre un automobile era ferma sull’altro lato della strada. Curioso il dettaglio che offre alle forze dell’ordine: dice di essere sicuro che si tratti della Ragusa per via degli occhi azzurri, intravisti nel buio della notte. Ma è possibile? In merito, questo il parere dello psicologo Alessandro Pedrazzi: “È vasta letteratura concernente i falsi ricordi dei testimoni, i quali per diversissimi motivi registrano alcuni particolari e non altri o distorcono memorie conservandone invece altre in forma corretta. Sempre che esista una percezione completa e perfetta. Se prendessimo un gruppo di persone e le facessimo assistere al medesimo evento, avremmo tante testimonianze leggermente diverse quanti sono i testimoni. Certo, pensare che di notte un soggetto percepisca il colore degli occhi di un’altra persona è cosa ostica da accettare, tuttavia non è impossibile”. (Per l’intervista completa sul caso Ragusa, ecco il link”).

Oggi un nuovo tassello, o meglio un nuovo testimone: si tratta di un vigile del fuoco. Gli inquirenti hanno voluto battere da subito la pista: “Abbiamo chiesto solo alcune precisazioni”, fanno sapere,  mantenendo il massimo riserbo sulle dichiarazioni fornite dal nuovo testimone. C’è molto da capire: perché l’uomo è rimasto nel silenzio per tutto questo tempo? Un comportamento sicuramente anomalo, che si va a sommare alla sua assenza oggi in caserma (primo luogo nel quale i carabinieri si sono recati, senza trovarlo). L’uomo vive a Gello, ed è stato rintracciato dai carabinieri attraverso le classiche dinamiche del passaparola di paese. Secondo quanto trapelato, sembra che abbia riferito di avere visto la Ragusa salire su un Suv (e non una station wagon quindi) nei pressi dei casa sua, ma non è chiaro se quella notte vide con lei anche Antonio Logli o riconobbe altre persone che potrebbero dare quella una svolta alle indagini che finora manca.