Il nuovo spettacolo di Dario Fo, tratto dal libro “In fuga dal Senato” di Franca Rame, non andrà in scena all’Auditorium della Conciliazione. Lo ha fatto sapere all’Ansa il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, spiegando che “dopo queste uscite mediatiche, che cercano di mettere in mezzo il Vaticano e il Papa in modo non corretto e forse addirittura strumentale, penso proprio che sia meglio che lo spettacolo non si faccia all’Auditorium”. Le “uscite mediatiche” a cui si riferisce padre Lombardi sono quelle recenti proprio di Dario Fo, che dopo una prima autorizzazione negata ha deciso di scrivere una lettera in cui sostiene che all’interno della Chiesa agisce “un freno” all’importante cambiamento generato dall’avvento di Papa Francesco. La prova sarebbe proprio la negata autorizzazione di mettere in scena un’opera “che racchiude un’esperienza di vita e di azioni spesso contrastate perfino quando si trattava di carceri, di lotta alla droga, di opposizione alla guerra e ai massacri dietro i quali spesso si intravvedono chiaramente interessi giocati nell’affare e nel profitto”, spiega Dario Fo. Il Premio Nobel per la Letteratura allora si chiede: “Come può una Chiesa continuare con gli ostruzionismi da guerra fredda che in Italia abbiamo subito nell’ultimo mezzo secolo, ancora con la censura e il divieto? E ciò significa buttare un’ombra lunga e grigia sullo splendore e la gioia che Papa Francesco ci sta regalando”.