Nell’odierna Solennità di Tutti i Santi, Papa Francesco sarà alle ore 12 in piazza San Pietro per la preghiera dell’Angelus, mentre alle ore 16 presiederà la Santa Messa presso l’ingresso del Cimitero monumentale del Verano a Roma. Entrambi gli eventi saranno come di consueto visibili in diretta streaming grazie al servizio offerto dal Centro televisivo Vaticano. Nella giornata di ieri, invece, il Pontefice ha celebrato la Santa Messa nella Basilica di San Pietro, presso l’altare dove è custodita la tomba del Beato Giovanni Paolo II, ricordando così il 68esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Karol Wojtyla. Durante l’omelia, il Papa ha parlato dell’amore di Cristo, senza il quale “non si può essere cristiano: il cristiano, quello che si sente guardato dal Signore, con quello sguardo tanto bello, amato dal Signore e amato sino alla fine”. L’altra cosa di cui ha parlato Jorge Bergoglio è la “tristezza di Gesù, quando guarda Gerusalemme”: “Non ha capito la tenerezza di Dio, con quell’immagine tanto bella, che dice Gesù. Non capire l’amore di Dio: il contrario di quello che sentiva Paolo. Ma sì, Dio mi ama, Dio ci ama, ma è una cosa astratta, è una cosa che non mi tocca il cuore ed io mi arrangio nella vita come posso. Non c’è fedeltà lì. E il pianto del cuore di Gesù verso Gerusalemme è questo: ‘Gerusalemme, tu non sei fedele; tu non ti sei lasciata amare; e tu ti sei affidata a tanti idoli, che ti promettevano tutto, ti dicevano di darti tutto, poi ti hanno abbandonata’”. Insomma, ha concluso Papa Francesco, “guardiamo la fedeltà di Paolo e l’infedeltà di Gerusalemme e al centro guardiamo Gesù, il suo cuore, che ci ama tanto. Che possiamo farcene? La domanda: io somiglio più a Paolo o a Gerusalemme? Il mio amore a Dio è tanto forte come quello di Paolo o il mio cuore è un cuore tiepido come quello di Gerusalemme? Il Signore, per intercessione del Beato Giovanni Paolo II, ci aiuti a rispondere a questa domanda”. (scorri la pagina in basso per il video).