Ergastolo all’assassino di Pasquale Romano, il trentenne di Cardito ucciso per errore la sera del 15 ottobre 2012 a Marianella, periferia di Napoli. Il giudice Francesco Cananzi ha condannato al carcere a vita Salvatore Baldassarre, il killer che scambiò il giovane per un affiliato a una cosca rivale e, durante la sanguinosa seconda faida di Scampia, gli sparò contro quattordici colpi di pistola. Insieme a lui sono stati condannati anche Giovanni Marino (18 anni e 8 mesi), colui che guidava l’auto su cui si trovava l’omicida, Anna Altamura (14 anni), che inviò un messaggio facendo sapere che il vero obiettivo dell’agguato, Domenico Gargiulo, stava uscendo di casa. Condannati a 16 e 14 anni anche i due figli della donna, Carmine e Gaetano Annunziata. Fatta eccezione per Baldassarre, tutti gli imputati hanno collaborato con la giustizia: “Ho ucciso io Romano. Mi pento davanti al giudice e a Dio, ma prendo le distanze dai collaboratori di giustizia”, ha detto l’assassino alla vigilia della sentenza. “Sono addolorato e se potessi tornare indietro darei la mia vita per quel ragazzo”, ha aggiunto.



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