Nel giro di un paio di giorni i sardi hanno fatto arrivare nei luoghi più colpiti dal ciclone Cleopatra tanti generi di prima necessità da riempire i centri di raccolta, al punto che la sala operativa della Protezione Civile della Sardegna già giovedì invitava la popolazione ad interrompere l’invio di aiuti. Una mobilitazione vissuta dai protagonisti come “naturale” e “contagiosa” di fronte ai 17 morti, a più di 3000 sfollati, case, imprese, terreni, mezzi e beni di ogni genere distrutti.
Anche la Compagnia delle Opere Sardegna si è attivata da subito con l’invio di generi alimentari, altri beni di prima necessità e medicinali grazie alle donazioni dei suoi soci. Due semirimorchi hanno portato a Terralba, Uras e Solarussa, lenzuola, asciugamani, accappatoi, capi di abbigliamento, generi alimentari come pasta, biscotti, merendine, omogeneizzati, ecc. A Olbia è arrivato un semirimorchio di generi alimentari mandato dal Banco alimentare, più un carico di medicinali e di pasti pronti. Altre imprese socie si sono attivate a Elmas e a Cagliari per la raccolta e la distribuzione di aiuti. Si legge sul sito: “In una terra già profondamente segnata dalla crisi, l’alluvione ha spazzato via, per tanta gente, le uniche risorse che aveva: case, macchine, ogni ricordo e ridotto centinaia di imprese in condizioni gravissime. La città di Olbia sta affrontando le emergenze più gravi: le scuole sono chiuse e molte sono state letteralmente distrutte dalla furia dell’acqua. La città ha l’aspetto di un luogo “bombardato”, dove cumuli di macerie, mischiate al fango ammutoliscono chi oggi di colpo si rende conto di non avere più nulla. Tanti sono i problemi di non facile soluzione per cui ci vorranno molti fondi e molto tempo. Manca l’acqua e la luce e i danni alle imprese, alle case, strade, ponti, richiederanno l’impegno di tutti per poter tornare alla normalità. In mezzo a tanto dolore stupisce – tuttavia – la grande forza e determinazione che i sardi stanno mettendo nell’aiutarsi a vicenda”.
Mentre ci si mobilita e si piangono le vittime, si guarda già alla ricostruzione per la quale serviranno ingenti fondi.
CDO Sardegna ha aperto un conto per la raccolta fondi e s’impegna a seguire da vicino gli esiti degli interventi. IBAN: IT 45 C 05584 01602 000000005841 “Emergenza Sardegna”