Era il marzo del 2012 quando il pallavolista Vigor Bovolenta moriva in campo, durante una partita a soli 37 anni di età. Il Giornale oggi ha pubblicato una lettera della vedova, Federica Lisi Bovolenta, una commovente lettera d’amore al marito mai dimenticato. Ecco alcuni passaggi. Comicia ricordando il tempo passato insieme, quindici anni, al suo Bovo, come lo chiamavano lei e anche gli amici. Poi se n’è andato senza fare come fanno gli uomini che se ne vanno, cercando di spiegare alle moglie i motivi. Invece, scrive, lui se n’è andato senza lasciarla, e senza lasciare istruzioni. “Se n’è andato restando dentro la mia vita. Restando la mia vita. Quando le persone mi raccontano le loro crisi coniugali, le loro separazioni, le ascolto e le capisco pure, ma le loro realtà mi appaiono come quei film che non andrei mai a vedere. Dopo quello che mi è successo, qualche volta penso che, chissà, magari sarebbe stato meglio se anche io e Bovo ci fossimo lasciati, poi ritrovati e rilasciati”, dice la vedova. Meglio di quello che è successo sarebbe stato separarsi davvero, dice ancora, ma in realtà, aggiunge, lei e Bovo non si sarebbero lasciati mai. E così è ancora oggi: “Noi non ci lasceremo mai. Bovo per sempre, Bovo nel cuore, Bovo in tutti noi: scrivono così in certi striscioni durante le partite. Quest’anno lo hanno scritto tantissime volte. Bovo per sempre. Sono striscioni grandi, colorati, struggenti. Uno di questi è dentro di me. Dentro il mio cuore, mentre penso al suo. Al cuore di Bovo, che era mio, al mio che era suo”.



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