Il 23 novembre la Chiesa Cattolica rende omaggio a San Clemente I, quarto Papa dopo Pietro, Lino e Anacleto. Il suo pontificato è durato nove anni, attraversando il regno degli imperatori Domiziano, Nerva e Traiano, ed era un grande conoscitore dei testi ebraici e della Sacra Scrittura. A noi è giunta però soltanto la celebre lettera da lui indirizzata ai Corinzi per ristabilire la concordia degli animi: lo scritto testimonia in particolare il Canone dei libri ispirati e offre preziose notizie sulla liturgia e sulla gerarchia ecclesiastica, ma accenna anche alla gloriosa morte degli apostoli Pietro e Paolo e dei protomartiri romani nella persecuzione di Nerone. Il Papa riprende alcune tematiche care a S. Paolo, ma soprattutto sottolinea l’annunzio della grazia del Signore che ci salva: egli ci ama, ci perdona e ci rende suoi fratelli e sorelle. È stato dunque il Signore stesso, scrive San Clemente, a stabilire chi deve compiere i servizi sacri, e la Chiesa è un luogo dove ognuno svolge il suo compito in base alla propria vocazione. Per quanto riguarda coloro che sono a capo delle comunità, Clemente precisa che sono stati investiti di autorità da Dio stesso: Dio, infatti, ha mandato il Figlio Gesù Cristo, il quale ha mandato gli Apostoli, i quali a loro volta hanno mandato i primi capi nelle diverse chiese locali. Ogni cosa, quindi, proviene dal Padre. La lettera si conclude con una profonda preghiera, in cui il Papa dà lode a Dio e lo ringrazia per aver creato e salvato il mondo dal peccato.



Sulla morte di Clemente si parla di martirio: dopo il suo esilio in Crimea ad opera di Traiano riuscì a convertire molte persone, tanto che lo stesso imperatore ordinò che fosse gettato in mare con al collo un’ancora. Alcuni secoli dopo, verso l’868, San Cirillo si trovava in Crimea e scoprì una tomba con un’ancora: immediatamente questo rinvenimento fu associato al corpo di papa Clemente. Le ossa furono trasportate allora a Roma e il papa Adriano II le fece deporre, insieme a quelle di Ignazio di Antiochia, sotto l’altare principale della basilica inferiore di San Clemente. San Clemente I romano viene festeggiato a Capodimonte, in una giornata durante la quale è possibile fruire di una visita guidata ai luoghi del giardino, tra gli alberi da frutto e degustazioni di prodotti tipici.

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