Diane Derzis, 59enne nativa della Virginia, è la proprietaria dell’ultima clinica per aborti rimasta aperta in Mississippi, nella capitale Jackson. La sua struttura ignora le decine di leggi a favore della vita che offrono sostegno e tutela medica alle donne. Derzis non è così certamente nuova a grane legali per l’interruzione di gravidanza. L’anno scorso le è stato ordinato di chiudere la sua nuova clinica per aborti a Birmingham (nell’Alabama dopo che gli ispettori hanno trovato ben 76 pagine di violazioni per il ricovero tre pazienti (in un solo giorno) per le complicazioni in seguito all’aborto. Quando era in procinto di perdere la sua clinica di Birmingham, Derzis ha intentato una causa per bloccare la nuova legge in Mississippi. La donna è riuscita ad ottenere un’ingiunzione che ha di fatto prorogato il termine; nel mentre ha cercato scappatoie per i suoi tre aborti fuori dallo Stato. Ma la scadenza è ormai passata: è infatti datata 11 gennaio 2012. Ma Derzis (in attesa di guidizio) continua a eseguire aborti violando la legge e racconta di come stia lottando duramente per far sì che la sua clinica in Mississippi rimanga aperta. E sapete perchè? Perchè Dio le disse di uccidere i bambini con l’aborto. La donna attacca: “se pensano di farmi sentire in colpa per quello che faccio, beh questo non succederà mai”. All’inizio del mese di novembre, all’esterno della clinica di Derzis la polizia è dovuta intervenire per evitare tensioni tra i manifestani anti-abortisti e i sostenitori della clinica. Derzis si è trovata contrapposta al reverendo Philip Benham, che ha detto: “prego per lei, mi auguro che si penta”. Pronta la replica della donna? “Adoro preghiere. Sono contenta che ne sia la destinataria. Derzis, che si premura di dare alle proprie pazienti un luogo sicuro dove abortire, rivela di essere guidata da una voce divina: “Dio vuole che io faccia questo lavoro”. Derzis ha poi rispolverato l’ aborto che ha avuto, appena sposata, all’età di 20 anni, quando frequentava ancora il College. In poche parole ha sostenuto che non voleva figli e di aver capito subito di voler interrompere la gravidanza. E non se ne è mai pentita: “Ringrazio Dio ogni giorno per l’aborto che ho avuto”.