L’ex moglie ha abortito: figli affidati al padre. Una sentenza, quest’estate, le ha tolto la custodia dei figli per aver interrotto la gravidanza (entro il terzo mese e dopo la fine del matrimonio). La donna abita nella Grande Mela ed era, fino a poco tempo fa, la moglie di un ricco banchiere di Wall Strett che, al termine di un’aspra battaglia, legale si è visto dar ragione dal giudice Lori Sattler. Secondo il giudice, l’atto della donna è sintomatico di quanto non sia una persona affidabile, tesi rafforzata – secondo la corte – dall’aver portato a casa (davanti ai figli) il nuovo compagno (cosa smentita dalla Mehos). Lisa e Manuel John Mehos, si erano sposati a NYC nel 2006. L’uomo, 59enne, è il ricco fondatore e amministratore delegato di Green Bank, una banca con sede a Houston, Texas. Lisa, 38enne, desiderava dei figli, avuti poco dopo grazie alla fecondazione in vitro. Dopo la nascita dei due bambini (che oggi hanno sei e quattro anni) Lisa abbandonò il lavoro per occuparsi di loro. Cinque anni più tardi il l’amore è finito e il tutto è sfociato in una lunga e controversa battaglia per ottenere l’affidamento. Il caso in questione è nato quando Eleanor Alter, legale di John Mehos, ha chiesto al giudice di esaminare le cartelle cliniche di Lori: dai referti medici è appunto emerso che la donna ha abortito un anno dopo il divorzio. Lisa Mehos è stata dunque obbligata a confessare di essere stata messa in cinta dal nuovo compagno e di aver deciso di abortire. Come detto, il giudice Sattler ha dato ragione al marito, e lo scorso agosto le ha tolto la custodia: può vedere i suoi figli solo il lunedì e un fine settimana ogni quindici giorni e rischia, ora, di perderli definitivamente. Lori, in lacrime, ha così commentato al New York Post: “sono divorziata, non sono Madre Teresa. Ho fatto sesso con un uomo che conosco da vent’anni e sono diventata una mamma terribile” aggiungendo: “Mi sento come se fossi stata picchiata e violentata”. La protesta sale: Jane Goodman, avvocato della signora Mehos, intervistata dal New York Daily News Emily ha attaccato:”Credo che, in un caso di affidamento, utilizzare un aborto come arma contro una donna sia un notevole passo indietro per quanto riguarda i diritti delle donne e il diritto di scelta”. La sentenza finale del giudice arriverà il mese prossimo, entro fine anno.



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