Il conflitto siriano continua, tra bombardamenti e agguati armati, a mietere vittime. Oltre ai combattenti che si fronteggiano in prima linea, le vittime più colpite dalle bombe sono i più fragili: anziani, donne e soprattutto bambini. È una vera e propria tragedia umanitaria. È da oltre due anni che la guerra civile in Siria continua, e il bilancio è drammatico: si parla di circa 120mila morti. Se ne sente tanto parlare ma non si ha la reale percezione delle cose fin quando non le si vive in prima persone, o per lo meno, non le si vede con i propri occhi nelle immagini dei telegiornali o quelle, ancor più “vere” caricata in rete da chi vive ogni giorni tra il fuoco di proiettili e il fragore delle bombe. L’organizzazione umanitaria Baynetna si è recata a Damasco, capitale del Paese, per intervistare chi con la guerra, le sue bombe e le sue stragi, ci convive quotidianamente: i protagonisti davanti all’occhio della telecamera sono un gruppo di bambini che racconta la propria esperienza in questi anni. E proprio durante l’intervista, una batteria di artiglieria pesante esplode a pochi metri di distanza causando una potentissima onda d’urto che fa volare in aria i bambini. L’intervistatore, dopo minuti di panico e paura, chiede ai bambini un’opinione su quanto appena successo con i piccoli che, abituati a situazioni del genere, appaiono tranquilli e sorridenti. Ecco il video tratto da LiveLeak:



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