Ci siamo, questo sabato 30 novembre appuntamento con la 17esima edizione dell’iniziativa Colletta Alimentare lanciata dalla Onlus Banco Alimentare per aiutare le fasce della popolazione meno abbienti. Come e dove è possibile contribuire a questa nobile causa? I cittadini che vorranno partecipare attivamente dovranno recarsi nei supermercati della città ma anche nei paesi adiacenti. Dal centro di Torino, fino ai centri abitati della provincia, sono quasi i punti vendita coinvolti: Carrefour, Coop, CRAI, Conad, Bennet, LiDL, A&O , A60, Auchan, Ipercoop, Ekom, In’s, Ld Market, Pam, Simply Market, U! Come tu mi vuoi, Penny Market, sono solo alcuni dei nomi che si sono riuniti per sostenere l’iniziativa di Banco Alimentare a Torino e dintorni. La lista dei supermercati che hanno deciso di aderire a questa imponente opera di carità è in continuo aumento: al momento sono circa 9700 in tutta Italia. Approfittate della giornata di questo sabato per fare la spesa e, una volta raggiunta la cassa, dite alla persona che vi sta servendo quali sono i prodotti da donare a Colletta Alimentare. Quali sono gli alimenti più idonei da devolvere? Olio, alimenti per l’infanzia (latte, cereali, verdure, succhi di frutta), omogeneizzati, carne e pesce in scatola, legumi in scatola, pelati e sughi sono i principali prodotti che Banco Alimentare consiglia. Una postilla importantissima spinge gli acquirenti a controllare le date di scadenza dei prodotti, altrimenti la buona volontà per un atto così importante finisce per essere vanificato nel nulla. Al giorno d’oggi, si contano circa 3 milioni di persone seguite da banco Alimentare e la provincia del Polesine in Veneto risulta essere la più disagiata. Dal 2011, circa 2.500 famiglie hanno fatto richiesta d’aiuto e non si parla solamente d’immigrati, ma anche di persone della porta accanto che hanno dovuto fare i conti con la difficile situazione di crisi che ha provocato gli effetti più dannosi sulle fasce sociali più povere. Sabato si presenta un’occasione importante di solidarietà e sensibilità, una rete di circa 130.000 volontari è già pronta a fare la spola dai supermercati agli enti caritativi per alleviare la sofferenza dei più bisognosi, non lasciamoci sfuggire quest’opportunità.



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