Chiuse le indagini dell’inchiesta The family, quella che ha gettato nel polverone mezza Lega e in particolare Umberto Bossi e la sua famiglia, da cui il nome dell’inchiesta stessa. Come si ricorderà, il famoso scandalo dei fondi del movimento: da quanto si viene a sapere dalle indagini, l’ex segretario Umberto Bossi rischia di finire davanti ai giudici per “appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato”. Chi pensava che Bossi fosse solo una vittima del malvagio sistema della gestione dei fondi del partito, adesso si vede un Bossi che rischia pene pesanti. Insieme a lui sono indagati altri membri del partito, mentre per la moglie Emanuela Marrone e Roberto Calderoli il pm ha chiesto l’archiviazione. La somma contestata dai magistrati sarebbe di 40 milioni di euro “per utilizzo improprio dei rimborsi elettorali dovuti alla Lega Nord nei tre anni che vanno dal 2008 al 2010”. La contabilità della Lega poi è stata definita “del tutto inattendibile e in larga misura priva dei documenti giustificativi di spesa”. A Bossi in persona viene contestata anche una appropriazione pari a 208mila euro per lavori nella casa di famiglia, lavori nella casa di Roma, regali di nozze, ricovero ospedaliero di un figlio, e anche cure dentistiche. Come si ricorderà un altro big della Lega era finito nello scandalo, Rosi Mauro. A lei viene contestata una appropriazione indebita pari a 100mila euro.