Papa Francesco ha toccato, anzi, abbracciato e baciato la carne del Cristo. L’immagine del Pontefice che stringe fra le mani il volto sfigurato di un malato di neurofibromatosi, rimarrà per sempre negli occhi di molti. È stato un momento di grande commozione, che ha preceduto, inaugurandola di fatto, l’udienza generale tenutasi nella giornata di ieri in Piazza San Pietro davanti a circa 50mila persone. Le foto del gesto di sono diffuse, a valanga, sul web, commuovendo e raccogliendo un’ondata di approvazione che ha sottolineato il gesto di grande umanità del Santo Padre. Bergoglio ha inaugurato una nuova strada, lastricandola di gesti semplici ma quanto mai significativi quali l’abbraccio a una giovane disabile il giorno della messa di inizio Pontificato e il bacio ai piedi di un piccolo bambino malato di Aids. Se possibile, quello di ieri è stato un momento ancor più alto. La patologia in questione è una malattia genetica terribile che, oltre a recare un grande dolore fisico, provoca gravi conseguenze quali paralisi, cecità, sordità, ritardo mentale, emicranie, e l’insorgenza di tumori. Cisti e fibromi ricoprono interamente la pelle. Ti deforma, trasfigurando gli aspetti umani. Ma nell’abbraccio di ieri vi è il trionfo dell’umanità. L’umanità di un Papa Francesco che (non a caso) ripercorre il sentiero battuto da Francesco d’Assisi che baciò un lebbroso, in un gesto di pura misericordia. Allora non vi erano i flash dei fotografi e le telecamere pronte a riprendere il tutto, anche se in questi casi è proprio una semplice immagine a per far capire il tutto, rendendo inutili o quanto meno superflue le parole. Il Pontefice ha replicato, non esitando ad avvicinarsi a quell’uomo per cui chiunque, diciamoli onestamente, avrebbe provato ribrezzo. Il Santo Padre no: lo ha accarezzato, stretto a sé e baciato.
Nel corso dell’udienza ha invitato poi i fedeli radunatisi in Piazza San Pietro a rispettare un minuto di silenzio, per poi recitare tutti insieme una Ave Maria per la salute di una bimba, Noemi, da lui incontrata prima dell’udienza; la piccola è colpita da una malattia altrettanto vigliacca, l’atrofia muscolare spinale. Ecco le parole del Papa: “Prima di venire in piazza sono andato a trovare una bambina di un anno e mezzo, con una malattia gravissima, suo papà e sua mamma pregano, chiedono al Signore la salute di questa bella bambina, si chiama Noemi, sorrideva. Facciamo un atto di amore, chiediamo al Signore che la aiuti e le dia la salute”.
La rivoluzione misericordiosa di Papa Francesco continua, e non lascia indifferenti nemmeno i commentatori di Repubblica, come potete ascoltare nel video qui sotto.