Il 7 novembre varie figure di beati e beate vengono celebrati dalla Chiesa cattolica, tra essi ricordiamo san Prosdocimo di Padova. Il nome del santo, Prosdocimo, in greco vuol dire “atteso”. Non si hanno notizie sulla nascita, la provenienza e la vita di san Prosdocimo prima del suo arrivo a Padova. Secondo la tradizione e le poche fonti agiografiche, fu discepolo di san Pietro che lo consacrò vescovo, inviandolo nella città Euganea, dove Prosdocimo svolse un’infaticabile opera di evangelizzatore e di battezzatore, compiendo, inoltre, numerosi prodigi e varie guarigioni miracolose. Il suo nome in greco significa “l’atteso” e sembra davvero appropriato, considerando che fu il primo vescovo di Padova, di cui è anche il patrono.



Tra le numerose persone convertite dal vescovo Prosdocimo, figura anche Giustina, martirizzata dai Romani e considerata santa dalla Chiesa cattolica. Sempre secondo la tradizione, Prosdocimo morì a Padova in tarda età, divenendo subito oggetto della devozione popolare. Il santo viene rappresentato solitamente con il pastorale in una mano e nell’altra una brocca, simbolo della sua continua opera di battezzatore.



La sua più nota raffigurazione è stata realizzata dall’artista padovano Andrea Mantegna, nel polittico intitolato a Santa Giustina, altra celebre Martire di Padova, che si trova attualmente nella Pinacoteca di Brera, a Milano. Nell’opera San Prosdocimo appare con il tipico attributo della brocca, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore. San Prosdocimoè patrono della città con Sant’Antonio, Santa Giustina e San Daniele.

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