La scoop de La Repubblica non sarebbe vero. A smentirlo è l’avvocato di Erich Priebke, l’ex ufficiale nazista che secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro sarebbe stato sepolto nel cimitero di un carcere alle porte di Roma: “Le foto pubblicate questa mattina sono prese da un film dell’orrore, da qualche giardino abbandonato che non ha niente a che vedere con la sepoltura del signor Priebke”, ha detto il legale Paolo Giachini, il quale ha aggiunto che “dall’articolo si evince che non sanno di cosa stanno parlando e infatti non svelano niente. Pretendono di svelare un segreto che non svelano”.
Alla fine il cosiddetto “boia delle Ardeatine”, il capitano nazista che insieme al suo comandante Kappler mise in atto il massacro di oltre trecento civili italiani per rappresaglia, passerà anche l’eternità in un carcere. Anzi, per la prima volta visto che nella sua lunga vita – è recentemente morto a 100 anni di età – di carcere ne ha fatto veramente poco. Una sorta di legge del taglione lo vede invece sepolto in un carcere italiano. Lo scrive oggi il quotidiano Repubblica che con una sorta di scoop ha individuato il luogo della sepoltura di Priebke tenuto segreto per timore di ulteriori incidenti dopo quelli che si sono visti ai funerali. Nessuna città, e nessun paese, né la Germania né l’Argentina dove il nazista aveva vissuto a lungo, hanno voluto infatti la sua salma. Il luogo dove si trova il carcere, a poca distanza da Roma, non viene rivelato. Il direttore del giornale spiega che hanno in pratica seguito il carro funebre il giorno del funerale e hanno visto dove sono andati a seppellirlo, nel cimitero di questo vecchio carcere dove l’ultima sepoltura risale a circa trent’anni fa, mezzo abbandonato con l’erba non tagliata. Sulla tomba scavata nella nuda terra una croce di legno senza nome ma con un numero, per tenerla nascosta: il numero verrà dato al figlio che così quando vorrà andare potrà riconoscerla.