Il 9 novembre vengono celebrati dal mondo cattolico numerosi beati e beate, tra i quali troviamo: sant’Agrippino e la beata Giovanna di Signa, vergine. Secondo la tradizione e antiche fonti agiografiche, come il “Martirologio Geronimiano”, “Gesta Episcoporum” e “Vita S. Athanasii”, Agrippino visse intorno al III secolo d.C. e fu il sesto vescovo di Napoli. In base a queste fonti, il santo fu molto attivo durante il suo episcopato e amatissimo dalla popolazione, tanto da essere considerato difensore della città partenopea e capace di operare miracoli. Un’altra fonte, il “Libellus miraculorum S. Agrippini”, descrivere ben undici prodigi realizzati dal santo. Dopo la morte, il corpo di Agrippino venne sepolto nelle Catacombe di san Gennaro, per poi essere traslato, intorno al V secolo, nella chiesa della Stefania. Agrippino, già amato e venerato in vita, divenne oggetto di un culto popolare che crebbe sempre di più nel tempo, tanto che, secondo alcune fonti, nel Medioevo la devozione a Napoli nei suoi confronti era allo stesso livello di quella verso san Gennaro.
Giovanna nacque a Signa, nella provincia di Firenze, molto probabilmente nel 1266. Era la figlia di un’umile famiglia di contadini e pastori, molto devoti. Giovanna, ammirata dal contado per la sua bontà e generosità, visse la sua infanzia e adolescenza facendo la pastorella. Già in questo periodo, secondo la tradizione, compì numerosi prodigi. Si narra, infatti, che riuscisse a proteggere il proprio gregge dalle intemperie durante i temporali e le tempeste, tanto che gli altri pastori accorrevano da lei per evitare pericoli. Verso i trent’anni decise, seguendo la sua inclinazione religiosa, di vivere come eremita e si fece rinchiudere nella celletta di un romitorio nei pressi dell’Arno, restando lì fino alla sua morte. Nell’eremo si dedicò intensamente alla preghiera e alla penitenza, accogliendo, inoltre, le suppliche dei molti devoti che a lei ricorrevano. Le sono stati riconosciuti in vita sei miracoli e ben ventuno dopo la morte, avvenuta il 9 novembre 1307. Il suo corpo, mummificato, risposa nella chiesa di San Giovanni Battista a Signa. La località che ha dato i natali alla beata le tributa ogni anno grandi celebrazioni nel giorno della sua morte; inoltre, il lunedì dopo Pasqua si svolge a Signa la Festa della beata Giovanna, con cortei e processioni.