Una nuova perizia psichiatrica è stata disposta su Annamaria Franzoni per valutare il pericolo di recidiva. Lo ha stabilito il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, chiamato ad approvare o a respingere la recente richiesta di detenzione domiciliare per assistere il figlio più piccolo, Gioele, avanzata dai legali della donna giudicata colpevole della morte del piccolo Samuele Lorenzi. I giudici vogliono quindi valutare, attraverso questo esame, quanto la Franzoni può essere ancora pericolosa, rinviando la decisione al prossimo 21 gennaio quando la perizia verrà conferita. Dal 2002, anno in cui si verificò il tragico omicidio nella villetta di Cogne, la donna è stata sottoposta a tantissime perizie criminologico-psichiatriche, ma solo quella disposta dalla Corte d’Assise d’Appello aveva stabilito che la Franzoni poteva avere “un disturbo tale da poter sconfinare nel vizio parziale di mente”. L’avvocato Paola Savio ha fatto sapere nei giorni scorsi che “Annamaria ovviamente aspetta con ansia la risposta” e che quanto richiesto “non è nulla di diverso da quello che era già stato fatto in passato e che era già stato scritto”. Inizialmente sembrava che il procuratore generale avesse espresso parere contrario, ma oggi è stato deciso di aspettare l’esito della perizia.