Dopo aver celebrato la sua prima Messa di Natale e aver recitato l’Angelus nella festa di Santo Stefano, Papa Francesco sarà nuovamente oggi in piazza San Pietro a Roma. E’ il 29 dicembre 2013 e alle ore 10.30 celebrerà la Santa Messa sul Sagrato della Basilica Vaticana, seguita dalla preghiera dell’Angelus: tutta la giornata sarà visibile anche in diretta streaming grazie al servizio offerto dal Centro Televisivo Vaticano. E’ stata certamente una settimana importante ed emozionante per il Pontefice, il quale, nella festa dedicata a Santo Stefano, ha esortato tutti i cristiani a pregare per coloro che nel mondo sono perseguitati a causa della loro fede in Gesù. E proprio da Santo Stefano, primo martire, ha iniziato il suo discorso: “Nel martirio – ha detto il Santo Padre – la violenza è vinta dall’amore, la morte dalla vita. La Chiesa vede nel sacrificio dei martiri la loro ‘nascita al cielo’. Celebriamo dunque oggi il ‘natale’ di Stefano, che in profondità scaturisce dal Natale di Cristo. Gesù trasforma la morte di quanti lo amano in aurora di vita nuova!”. Il Papa ha quindi spiegato che la memoria del primo martire “viene così, immediatamente, a dissolvere una falsa immagine del Natale: l’immagine fiabesca e sdolcinata, che nel Vangelo non esiste! La liturgia ci riporta al senso autentico dell’Incarnazione, collegando Betlemme al Calvario e ricordandoci che la salvezza divina implica la lotta al peccato, passa attraverso la porta stretta della Croce”. Questa, ha precisato, “è la strada che Gesù ha indicato chiaramente ai suoi discepoli, come attesta il Vangelo di oggi: Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”. Per questo, ha quindi concluso Papa Francesco, “preghiamo in modo particolare per i cristiani che subiscono discriminazioni a causa della testimonianza resa a Cristo e al Vangelo”: “Siamo vicini a questi fratelli e sorelle che, come santo Stefano, vengono accusati ingiustamente e fatti oggetto di violenze di vario tipo… Sono sicuro che purtroppo sono più numerosi oggi che nei primi tempi della Chiesa. Ce ne sono tanti! Questo accade specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o non è pienamente realizzata”. (scorri la pagina in basso per il video).