Prosegue il dibattito e l’indecisione sulla regolamentazione delle sigarette elettroniche, sulla tassazione da applicare e sulle modalità con cui tutelare la salute delle persone. L’ultima novità di questo caos legislativo, già definito un vero e proprio pasticcio normativo, proviene dalla bozza del Milleproroghe entrata venerdì in Consiglio dei ministri: da una parte sembra esserci infatti la volontà di ridurre il prezzo al consumo delle sigarette con un abbattimento delle accise, ma solamente per recuperare del gettito, notevolmente sceso nel 2013, che potrebbe ulteriormente calare con il ritocco dell’Iva. Dall’altra parte, invece, un altro comma prevede di estendere gli attuali divieti in vigore sulle “bionde” tradizionali, definiti dalla legge Sirchia sul tabacco, anche alle sigarette elettroniche: se dovesse effettivamente passare questa decisione, cosa che probabilmente si saprà solamente quando il provvedimento verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà permesso l’utilizzo delle e-cig (anche senza nicotina) solamente nelle aree fumatori dei luoghi pubblici e di lavoro, ma sarà anche vietata la pubblicità dei prodotti. Infine, come se non bastasse, sono in molti a chiedersi quali saranno gli effetti della legge che impone, a partire dal primo gennaio 2014, una tassa del 58.5% su tutti i prodotti relativi al fumo elettronico.