Oggi, 31 dicembre, è San Silvestro. Come in altri casi, il giorno in cui il Santo viene ricordato è lo stesso della sua morte. Infatti, il Papa Silvestro I morì il 31 dicembre del 335. San Silvestro è stato al centro di uno dei periodi più entusiasmanti, dato che sotto il suo pontificato la Roma pagana lasciò il posto a quella cristiana portando con sé molti usi e pratiche. Uno dei documenti più leggendari della storia di Silvestro I, il cui pontificato durò ben 21 anni, è costituito dagli Actus Silvestri. Qui è raccontata la disputata tra Silvestro e dodici rabbini, che ha a che fare con la conversione all’ebraismo di Elena, madre dell’imperatore Costantino I, venerata come sant’Elena Imperatrice. Silvestro cercò, per quanto possibile, di usare la disputa a cui lei e suo figlio assistettero, almeno secondo le scritture, nel tentativo di convincimento di una superiorità della fede nei confronti del figlio. Il dialogo coinvolge Silvestro e uno dei rabbini, osservati dagli altri 11. Il rabbino Zambri sussurrò all’orecchio di un toro il nome di YHWH (Dio in ebraico) e la bestia morì. Nello stesso tempo, però, il Papa pronunciò la parola Dio e il toro resuscitò. Quale prova migliore di questa per permettere al cristianesimo di essere promossa a vera religione? La stessa Elena alla vista del “miracolo” operato dal Papa avrebbe deciso di convertirsi al cristianesimo e sarebbe partita alla volta di Gerusalemme.
, Gli “Actus Silvestri” sono un documento che riporta episodi leggendari della vita di papa Silvestro I, il cui pontificato coincise con l’impero di Costantino I, il primo imperatore romano di religione cristiana. Nella seconda sezione degli “Actus Silvestri” viene raccontato del battesimo di Costantino: si tratta della “Conversio Constantini”. Costantino, divenuto imperatore dopo la morte di Licinio, pagano e promotore di persecuzioni contro i cristiani, si ammalò di lebbra. Secondo quanto riportato, i sacerdoti pagani gli suggerirono di bagnarsi nel sangue di tremila bambini per guarire. Ma Costantino, impressionato dal pianto delle madri, si rifiutò di uccidere tutti quei bambini per curarsi e nella notte gli apparvero in sogno i santi Pietro e Paolo (episodio raffigurato anche nell’immagine che trovate qui sotto). I due santi gli consigliarono di farsi battezzare e di richiamare il vescovo Silvestro, fuggito sul monte Soratte per timore delle persecuzioni. Guarito dal battesimo, Costantino riconobbe a Silvestro lo status di capo di tutti i cristiani. Otto giorni dopo il suo battesimo, l’imperatore iniziò i lavori di costruzione della basilica di San Giovanni in Laterano. La leggenda riportata è in contrasto con la versione storicamente più accredita del battesimo dell’imperatore, effettuato in punto di morte a Nicomedia dal vescovo ariano Eusebio di Cesarea. Anche la basilica lateranense venne fondata non sopra un palazzo di proprietà imperiale, ma sui Castra nova equitum singularium.
“31 dicembre si festeggia San Silvestro I, papa, che per molti anni resse con saggezza la Chiesa, nel tempo in cui l’imperatore Costantino costruì le venerande basiliche e il Concilio di Nicea acclamò Cristo Figlio di Dio. In questo giorno il suo corpo fu deposto a Roma nel cimitero di Priscilla” (Martirologio Romano). È lui l’ultimo santo che viene festeggiato ogni anno e che domani ci porterà nel nuovo anno. Ma chi era Silvestro I, il Papa a cui l’ultimo giorno dell’anno è dedicato?
Patrono di muratori e tagliapietre, Silvestro fu il 33esimo vescovo di Roma e diventò Papa il 31 Gennaio del 314 e lo fu fino al 31 Dicembre del 335. Il suo pontificato non fu uno dei migliori e anche se Silvestro restò Papa per 21 anni, fu Costantino I, il primo imperatore romano cattolico, ad oscurare la sua figura visto che fu lui a gestire il potere della Chiesa in un momento in cui si viveva una vera e propria rivoluzione con il passaggio che Roma stava vivendo dal paganesimo al cristianesimo.
Il suo pontificato, però, non è del tutto passato inosservato e se dal punto di vista della religione e del cristianesimo il suo sforzo non fu poi tanto, possiamo ricordare alcuni eventi importanti come il Grande concilio ecumenico, che si celebrò sotto il suo pontificato, e la promozione della costruzione delle prime grandi basiliche romane con l’appoggio dell’imperatore Costantino. Dietro richiesta del vescovo Silvestro, Costantino riuscì a fondare la basilica di San Pietro sul colle Vaticano prendendo il posto, in tutto e per tutto, di un preesistente tempio di Apollo.
Sempre grazie alla loro collaborazione furono costruite anche altre due importanti basiliche romane, ovvero quella sulla via Ostiense, in onore di San Paolo, e quella in onore di San Giovanni. Morì il 31 dicembre 335 e fu sepolto nella chiesa che lui stesso ha voluto, nelle Catacombe di Priscilla. Nel 756 le sue reliquie vennero poi traslate nella chiesa di San Silvestro in Capite e in parte a Nonantola da Sant’Anselmo. Alla sua morte, la Sede Pontificia rimase vacante solamente 18 giorni e il suo successore fu Papa Marco.