«I pizzoccheri? Non sono stati inventati in Valtellina, bensì in Manciuria qualche millennio fa!» Non farete fatica a immaginare cosa è successo quando gli organizzatori italiani del convegno internazionale sul grano saraceno si son sentiti dire così dai loro ospiti cinesi (tra i più importanti, visto che nella sterminata pianura cinese, si coltiva la maggior parte del grano saraceno mondiale). Un putiferio. A far uscire dai gangheri i nostri connazionali, non solo la tesi che i pizzoccheri non sarebbero originali di Teglio e della Valtellina, ma anche l’ulteriore provocazione secondo cui il condimento giusto sarebbe solo a base di verdure, perché la nostra pratica di irrorare di burro e formaggio d’alpeggio sarebbe consuetudine “barbara” e da irresponsabili, a motivo dei suoi perniciosi effetti sulla salute. Ora che per fortuna la vicenda è chiarita e che non è più in discussione che i pizzoccheri siano nati, vissuti e diventati grandi a Teglio e in Valtellina. Detto che prepararli in casa non è difficile, e che occasione per cimentarsi nella realizzazione potrebbe essere il prossimo weekend, quando in tutta Italia andrà in scena la Cena in ComPagnia (info: www.clubpapillon.it), l’iniziativa promossa dal club di Papillon e aperta a tutti, il cui ricavato andrà a favore de la Fefa di Finale Emilia e del Rigoletto di Reggiolo, due dei ristoranti che hanno subito i maggiori danni dal terremoto. Per chi vorrà gustarli tra le montagne, ecco alcuni indirizzi dove la gloria della cucina valtellinese ha celebrazione stragolosa. Tra le tavole che ne realizzano interpretazione impeccabile, a Morbegno, la Compagnia delle Osterie (tel. 0342016755), recente scoperta di Papillon e indirizzo ancora sconosciuto a guide e critici, che vi attende davanti a quel Paradiso dei golosi che è l’“Alimentari e Coloniali Fratelli Ciapponi” (dove, tra le tante golosità, ci si può procurare Bitto di stagionature straordinarie), con il patron Marco Fellin e lo chef Davide Pennati (nella foto) che seguono sala e fornelli con grande professionalità. A Berbenno, Semele (tel. 3391270190) e quella Singela (tel. 0342590375) che è affascinante agriturismo dove è anche possibile pernottare. A Delebio, la bella Osteria del Benedet (tel. 0342696096).



O dulcis in fundo, a Villa di Chiavenna, quella Lanterna Verde (tel. 034338588) che la famiglia Tonola ha fatto diventare faro di gusto del territorio e tavola tra le migliori d’Italia. Nel bicchiere? I pizzoccheri fanno matrimonio d’amore con i grandi rossi da uve chiavennasca della zona. Sarete felici con i vini di Dirupi e Ar.pe.pe. due realtà in mani giovani ma dal grande futuro!

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