I principali santi commemorati dalla Chiesa cattolica il giorno 14 febbraio, oltre a san Valentino, sono: gli apostoli Cirillo e Metodio; sant’Alessandra d’Egitto la Reclusa; sant’Antonino di Sorrento; sant’Aussenzio; sant’Eleucadio di Ravenna; i beati 20 Mercedari di Palermo; santa Fortunata; san Giovanni Battista della Concezione; i martiri d’Alessandra d’Egitto; i santi Modestino, Fiorentino e Flaviano; san Nostriano di Napoli; il beato Vincenzo Salanitro; il beato Vincenzo Vilar David; san Vitale di Spoleto; san Zenone di Roma.
San Valentino è certamente uno dei santi più noti e popolari del mondo cristiano, anche per la festa che ogni anno, nel giorno dedicato alla sua commemorazione, vede come protagonisti gli innamorati.
I santi Cirillo e Metodio – fratelli e instancabili evangelizzatori dei popoli slavi – furono proclamati, nel 1980, da Giovanni Paolo II patroni d’Europa, al fianco di san Benedetto. Fu il premio per la loro incessante attività religiosa ed apostolica, volta a congiungere la tradizione cristiana occidentale con l’Europa orientale. I testi agiografici di riferimento per i due santi sono due “Vitae”, scritte in slavo. Cirillo e Metodio vennero alla luce a Tessalonica, nell’impero bizantino, nel IX secolo. Costantino (Cirillo fu il suo nome monastico) dimostrò presto una grande sete di sapere, che lo condusse allo studio della teologia e della filosofia e alla conoscenza di svariate lingue.
Insieme al fratello Metodio, venne inviato dalla Chiesa bizantina a evangelizzare le popolazioni della Pannoia (che comprendeva i territori delle attuali Ungheria, Austria, Croazia e Slovenia). In seguito, i due fratelli, su invito dell’imperatore di Bisanzio, si recarono a evangelizzare la Moravia, dove Costantino, traducendo passi del Vangelo di Giovanni dal greco, ideò un nuovo alfabeto denominato “glagolitico”: quello che oggi chiamiamo cirillico. I due fratelli incontrarono enormi difficoltà in Moravia, a causa dell’ostilità del clero tedesco, giunto in precedenza.
In seguito, Costantino e Metodio andarono a Roma, dove vennero accolti con grande considerazione da Adriano II: il Papa, infatti, ordinò sacerdote Metodio e approvò le traduzioni in lingua slava dei testi sacri, operate da Costantino.
Quest’ultimo a Roma diventò monaco con il nome di Cirillo e morì il 14 febbraio 869, venendo seppellito nella chiesa di san Clemente. Metodio, invece, morì il 6 aprile 885 in Moravia, a Velehrad, durante l’ennesimo tentativo di evangelizzare quei popoli.