Il 17 febbraio la Chiesa ricorda i sette santi fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria. Siamo nel 1233, in una Firenze dilaniata da guerre intestine. Sette mercanti, Amadio, Bonfiglio, Bonagiunta, Manetto, Uguccione, Alessio e Sostegno, facenti parte di una compagnia laica devota della Beata Vergine Maria (la Societas Sanctae Mariae), decidono di ritirarsi da quella città caotica per dedicarsi alla contemplazione della Madonna e alla preghiera. La loro non è una decisione presa a cuor leggero, né tantomeno improvvisata, ma voluta dalla stessa Vergine Maria, la quale appare ai loro occhi ben due volte: la prima apparizione avviene durante il giorno della Festa dell’Assunzione del 1233, la seconda avviene nello stesso giorno di sette anni dopo. Nel 1233 la Madonna esorta i sette a lasciare il mondo e a vivere in solitudine e in preghiera. Nel 1240, invece, li spinge a fondare un nuovo ordine religioso.
I sette nobili decidono dunque di abbandonare le proprie attività commerciali e le rispettive case e di lasciare le loro ricchezze a chi ne ha bisogno. Si trasferiscono così in una piccola abitazione fuori dalle mura della città per vivere in povertà, in preghiera e penitenza. Ma l’eco della loro “impresa” giunge a molte orecchie, e in poco tempo i sette si ritrovano circondati da occhi di curiosi che non gli permettono di vivere la vita di pace, meditazione e pentimento che si erano preposti. Nel 1245 si trasferiscono così sul Montesenario, a 18 chilometri da Firenze, dove costruiscono un piccolo oratorio dedicato alla Madonna. Anche qui sono frequenti le visite di fedeli e pellegrini, che vengono ospitati con gioia dai sette membri della compagnia. Molti dei nuovi arrivati, però, sentendo provenire da quei sette nobili profumo di santità, e affascinati dalla vita che questi conducono su quel monte, chiedono di poter entrare a fare parte della loro congregazione.
I sette decidono dunque di dar vita ad un vero e proprio Ordine dedicato alla Vergine. Nasce così l’Ordine dei Servi di Maria. Guida del nuovo gruppo, nonché priore della comunità, è San Bonfiglio, il quale, stando alla tradizione, morirà il primo gennaio del 1262. Priore Generale dell’Ordine è invece San Manetto di Antella, colui che aveva accolto Arrigo di Baldovino, ovvero la prima persona che si era aggregata all’Ordine dei Servi. Morirà il 20 agosto 1268, giorno in cui è festeggiato in alcune località. Altro Priore Generale, dal 1256 al 1257, è San Bonagiunta. Morirà il 31 agosto del 1267. Sant’Amadio è, tra i sette, l’uomo più ardentemente devoto e più caritatevole. Morirà il 18 aprile 1266.
Sant’Alessio, appartenente alla famiglia Falconieri e zio di Santa Giuliana, condusse una vita all’insegna della continua lode a Dio. Andava spesso in giro per raccogliere donazioni. Morirà, si dice, all’età di 110 anni, il 17 febbraio del 1310.
Gli ultimi due santi dell’Ordine, Sant’Uguccione e San Sostegno, sono ricordati per la loro strettissima amicizia, tant’è che sono rappresentati insieme nell’iconografia. A perfetto coronamento di una vita passata in fraternità e comunione, i due amici moriranno lo stesso giorno, il 3 maggio 1282.
I sette padri fondatori dell’Ordine dei Servi della Beata Vergine Maria sono stati canonizzati da Papa Leone XIII nel 1888. Oggi quello di Montesenario è uno dei santuari più importanti della Toscana.