Si è suicidato il ragazzo 14enne etiope che era scomparso dalla sua abitazione lo scorso 13 febbraio. Habtamu Scacchi è stato trovato impiccato a un albero: si è suicidato. Di origine etiope, il giovane voleva tornare in Africa e già una volta circa un anno fa era fuggito di casa dove viveva con i genitori adottivi. In Africa erano rimasti i suoi due fratelli e lui voleva tornare a vivere con loro, anche se i genitori adottivi avevano adottato oltre a lui anche un altro dei suoi fratelli. Aveva anche lasciato un biglietto in cui diceva di volerla farla finita con la vita perché non riusciva ad adattarsi all’ambiente in cui viveva. Non è chiaro se si riferisse semplicemente alla famiglia che lo aveva adottato o alla scuola e alla realtà generale in cui si trovava a vivere, se cioè fosse stato vittima di episodi di razzismo. Habtamu Scacchi viveva a Paderno Dugnano vicino a Milano: è stato ritrovato morto a pochi chilometri dalla sua casa, a Biassono, distante una quindicina di chilometri da Paderno Dugnano. Era fuggito una prima volta nel 2012 mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Pettenasco, sul lago d’Orta ed era stato ritrovato a Napoli e fermato dalla polizia. Con sé aveva una piantina del sud dell’Italia che gli serviva per dirigersi in Africa. Voleva raggiungere la Sicilia e recarsi quindi in Etiopia. Adesso si aprono le grandi domande sul fallimento di una adozione come tante, forse fatta a una età ormai già avanzata e che non permette una totale integrazione. I genitori adottivi affranti lo avevano cercato con ogni mezzo attraverso la Rete e i social network. Purtroppo non era scappato molto lontano di casa e in un gesto tipico dell’adolescenza ha preferito impiccarsi a un albero che ritornare dalla famiglia adottiva.