Ultimi giorni di pontificato di Benedetto XVI all’insegna dei grandi avvenimenti. Si prepara infatti il Conclave per l’elezione del suo successore, un Conclave che sta per aprirsi tra le polemiche. Dopo la richiesta di molti cattolici americani affinché l’ex cardinale di Los Angeles Mahony non partecipi all’elezione del nuovo Papa per le sue presunte coperture di atti di pedofilia di sacerdoti della sua diocesi, sono arrivate stamane le dimissioni improvvise di un alto prelato della Chiesa del Regno Unito, lo scozzese Keith O’Brien. Anche lui nell’occhio del ciclone perché accusato da alcuni sacerdoti di presunte molestie, che si è difeso da tali accuse dando le dimissioni. Dal canto suo Mahony ha invece preferito ignorare la richiesta e sta volando a Roma per prendere parte al Conclave. “Non parteciperò” ha detto il caridnale scozzese” “non voglio che l’attenzione dei media a Roma si concentri su di me, ma piuttosto su Papa Benedetto XVI e sul suo successore”. Per quanto di buono sono riuscito a fare, ha aggiunto, ringrazio Dio, per quanto di male chiedo scusa a chi ho offeso. Le dimissioni state accettate dal Vaticano. Benedetto XVI intanto stamane ha incontrato i tre cardinali che fanno parte della commissione di inchiesta sul caso Vatileaks,  lo spagnolo Julian Herranz, lo slovacco Jozef Tomko e l’italiano Salvatore De Giorgi. Si è deciso che i due voluminosi dossier, che contengono la ricostruzione del fatto, verranno consegnati al nuovo Pontefice. La commissione è stata dunque sciolta. Dopo l’incontro, il Papa ha invece firmato il documento del Motu Proprio che stabilisce le nuove regole del Conclave. Si tratta di una decisione attesa, che dovrebbe anticipare la data del conclave stesso, prevista secondo le regole attuali quindici giorni dopo l’inizio della sede vacante. Vengono anche introdotte alcune modifiche sul voto. Di fatto, l’inizio è previsto ancora, come nelle precedenti norme, entro 15 o venti giorni dall’inizio della sede vacante, ma il Collegio Cardinalizio potrà anticiparlo se tutti i cardinali saranno a Roma. Come ha commentato Radio Vaticana,  il Papa lascia “al Collegio dei cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del Conclave, se consta della presenza di tutti i cardinali elettori, come pure la facoltà di protrarre, se ci sono motivi gravi, l’inizio dell’elezione per alcuni altri giorni. Trascorsi però, al massimo, venti giorni dall’inizio della sede vacante, tutti i cardinali elettori presenti sono tenuti a procedere all’elezione”



Il primo incontro dei cardinali elettori potrebbe aver luogo il primo marzo, ma la data esatta di inizio del conclave non è stata annunciata. Appare probabile, comunque, che il Conclave venga anticipato e che il Collegio cardinalizio utilizzi tale possibilità, prevista dalle nuove norme derivanti dal Motu Proprio di Benedetto XVI.

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