Oggi lunedì 4 febbraio 2013 si ricorda secondo il calendario cattolico San Gilberto di Sempringham, fondatore dell’ordine detto gilbertino costituito da monaci seguaci del Santo; questi frati furono assi importanti nel compito di evangelizzare e a portare la parola del Signore in tutto il Regno Unito. Il Santo nacque nella città inglese di Sempringham nel 1083: suo padre era un noto soldato di origini francesi che arrivò in Gran Bretagna grazie a Guglielmo il Conquistatore, perché faceva parte del suo esercito. Decise di intraprendere la vita monacale sin dalla giovane età con l’appoggio della sua famiglia, tanto che gli permisero di partire per la Francia in modo da poter entrare nella rinomata abbazia di Mont Saint-Michel e all’università di Parigi. Lì inizio a lavorare come insegnante di religione cattolica. Alla mezza età decise poi di ritornare in patria e divenne discepolo del vescovo di Lincoln e fu ordinato vescovo; dopo parecchi anni fece ritorno al suo paese natale Sempringham dove costruì insieme ai compaesani un monastero destinato alle suore di clausura e in seguito anche uno maschile destinato ai frati che dovevano vivere secondo la regola tramandata da sant’Agostino. Fondò l’ordine dei Gilbertini, l’unico ordine ecclesiastico di religione cattolica in Inghilterra. Dopo alcuni mesi dalla fondazione, l’ordine di San Gilberto fu approvato dal papa Eugenio III nel 1145 dal papa Adriano IV. Dopo due anni partì ancora per la Francia ed ebbe l’onore di poter incontrare di persona il Papa Eugenio III con cui strinse una forte amicizia che lo aiutò nei confronti delle angherie del re Enrico II che infatti attese la morte di San Gilberto per sopprimere completamente l’ordine religioso. San Gilberto mori in età molto avanzata, superò i 100 anni di età e fu sempre circondato dai suoi fratelli monaci, a Sempringham; in quel periodo all’ordine appartenevano 13 monasteri e più di 2000 frati e monaci. Gli ultimi monaci di questo ordine scapparono dall’Inghilterra e trovare rifugio a Roma, portando via con loro anche le spoglie del santo: il papa di allora Paolo IV donò loro il monastero di San Pancrazio di Roccascalegna e dopo alcuni anni le reliquie del santo furono riesumate e trasferite nel monastero di un paese vicino quello di Casoli. San Gilberto divenne santo dopo circa 20 anni dalla sua morte per opera di papa Innocenzo III.