Si temeva che il caso sulla sparizione di Roberta Ragusa potesse venir chiuso, invece si è deciso di continuare le indagini per altri sei mesi. La donna è scomparsa misteriosamente esattamente un anno fa dalla sua abitazione in provincia di Pisa, e fino a oggi non si è riusciti a trovare una pista attendibile sul caso né un vero sospetto. C’è il marito, in realtà, unico sospettato della possibile sparizione della donna, ma i sospetti su di lui sono al momento ancora basati su accuse troppo deboli per poter davvero incolparlo. Dunque qualche giorno fa le autorità del caso avevano paventato di essere costretti a chiudere il caso, vista la mancanza di risultati concreti. Se non riuscissimo mai a trovare il corpo della signora Roberta Ragusa la sua sparizione rischierebbe di rimanere per sempre un giallo irrisolto”, aveva detto il procuratore Adinolfi. Adesso invece giunge una smentita: le indagini potranno proseguire per altri sei mesi. Lo ha chiesto la procura di Pisa come prevede la legge. La richiesta adesso verrà formalizzata dal gip nel giro di una settimana. Rimane in sospeso la posizione del marito Antonio Logli, di cui si era vociferato una possibile richiesta di rinvio a giudizio per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Proprio giovedì questo sarà un anno esatto dall’iscrizione nel registro degli indagati del marito di Roberta Ragusa. A far chiedere la proroga forse anche il fatto che durante le intense ricerche delle ultime settimane, a cui hanno partecipato circa 1500 persone, in una grotta sui Monti Pisani sono state trovate ossa e indumenti femminili che naturalmente adesso verranno esaminati con attenzione. Inoltre sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta a pochi chilometri di distanza da dove risiedeva la donna sono stati trovati frammenti di un teschio. Gli indumenti femminili in realtà sono stati ritrovati n un cespuglio vicino alla villetta a Gello della famiglia Logli. Forse finalmente le indagini potrebbero essere a un punto di svolta. Come si sa per lungo tempo si era pensato a una sparizione volontaria della donna, di cui un testimone aveva anche detto di averle dato un passaggio alla stazione dei treni di Pisa proprio la notte della scomparsa. 



Il principale sospetto sul marito è legato al fatto che l’uomo aveva una relazione extra matrimoniale con la segretaria della agenia automobilistica in cui lavorava anche la moglie. 

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