Prosegue l’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa il 26 novembre del 2010 da Brembate di Sopra (Bergamo) e trovata uccisa tre mesi dopo in un campo a Chignolo d’Isola. Secondo quanto riportato dall’Eco di Bergamo, gli investigatori sono pronti a condurre nuovi interrogatori: verrà riascoltato Mohamed Fikri, il marocchino per cui il gip (dopo il giallo delle telfonate e delle traduzioni delle sue conversazioni) ha disposto l’archiviazione per l’accusa di omicidio, disponendo però la sua iscrizione nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento. Oltre all’uomo verrà però anche ascoltata la sua fidanzata, Faitha Sabrim oltre all’ex datore di lavoro Roberto Benozzo e il custode del cantiere di Mapello. Sembra infatti che il 3 dicembre 2010 il marocchino, in una conversazione al telefono con la fidanzata, le raccontò il motivo della convocazione da parte dei carabinieri: “Ma il posto dove l’hanno uccisa, è vicino dove lavoravi o è un po’ lontano?”, chiese la compagna. “E’ vicino al cancello del cantiere”, rispose Fikri. Quello che però non torna, secondo gli investigatori, è che i due stanno parlando di un delitto in un periodo in cui nemmeno si sapeva che la ragazza era morta.