La prima votazione per eleggere il nuovo Papa ha dato esito negativo. Fumata nera, tutto rimandato a domani. Ci saranno quattro votazioni al giorno. Per eleggere Ratzinger ce ne vollero quattro, otto per Giovanni Paolo II.

Migliaia in Piazza San Pietro. Sono i fedeli che a mano a mano si stanno radunando nell’attesa della prima fumata del Conclave. Difficile, anzi praticamente impossibile che possa essere già bianca, ma la curiosità e le attese sono tante. Tra l’altro il capo sala stampa del Vaticano Padre Lombardi, incontrando i giornalisti dopo la chiusura del portone della Cappella Sistina, ha anche detto che non è sicuro che i cardinali votino già stasera. Dopo l’extra omnes, infatti, si è tenuta una meditazione che non è dato sapere quando si possa concludere. L’attesa verso il comignolo comunque è tanta (clicca qui per seguire la diretta streaming della fumata).



Padre Lombardi, dopo la chiusura solenne della Cappella Sistina, ha incontrato i giornalisti nel consueto briefing che anima questo Conclave. Ne è uscito con una dichiarazione alquanto sorprendente: non è sicuro che i cardinali voteranno già oggi. Questo mentre tutto il mondo attende verso le ore 19 come precedentemente detto, la prima fumata, anche se presumibilmente nera. (clicca qui per seguire la diretta streaming della fumata delle ore 19) “Decidono i Cardinali se votare stasera. Saranno gli stessi cardinali elettori a decidere se già questa sera procedere a una prima votazione” ha infatti detto. Dipende, ha spiegato, da quanto durerà la meditazione che è stata intrapresa appena chiuse le porte della Cappella. Ha aggiunto: “Ho chiesto al cerimoniere in proposito ma non c’è la certezza che stasera voteranno”.



Il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Mons. Guido Marini, ha intimato l’Extra omnes e coloro che non partecipano al Conclave hanno lasciato la Cappella Sistina. Restano solamente il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche e il Cardinale Prosper Grech, per la meditazione, terminata la quale anch’essi lasceranno la Sistina. Ha inizio così il Conclave.

Pronunciato l’extra omnes (clicca qui per leggere l’editoriale di Federico Pichetto), escono gli assistenti, i collaboratori, gli invitati speciali, i cerimonieri pontifici, i rappresentanti della sala stampa vaticana. E’ stato il maestro delle Celebrazioni liturgiche pontificie, mons. Guido Marini a pronunciare il “fuori tutti”. Si chiudono le porte della Cappella Sistina, comincia il Conclave vero e proprio, inteso come votazioni per il nuovo Pontefice. Prima del voto si terrà ancora una meditazione. Attesa per le ore 19 la fumata prevista per oggi.



Il giuramento è ancora in corso. Ecco il testo che viene recitato in latino da ognuno dei 115 cardinali elettori: ”Prometto, mi obbligo e giuro. Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano”. La formula del giuramento è prevista  dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis (vai allo speciale Elezione Papa 2013).

I cardinali elettori si trovano dentro la Cappella Sistina. Al momento è ancora possibile per tutti vedere le immagini che arrivano dalla sala del Conclave dove i cardinali stanno pregando: il primo a entrare è stato il cardinale americano James Harvey già Prefetto della casa Pontifica durante il papato di Wojtyla e per qualche tempo anche con Ratzinger. (vai allo speciale Elezione Papa 2013) Dietro le grate dove si trovano invece tutti coloro che fra poco dovranno uscire anche Padre Georg, l’assistente personale dell’ex Papa Benedetto XVI. Questa sera verso le 19 è attesa la prima fumata, presumibilmente nera. Seguirà il giuramento di tutti i 115 cardinali e poi “l’extra omnes”. Qualche centinaio di persone attendono in piazza San Pietro nonostante il maltempo che colpisce la città.

Terminata la Messa “Pro eligendo Romano Pontifice”, celebrata alle ore 10 nella Basilica di San Pietro dal cardinale decano, Angelo Sodano, alle ore 16.30 di oggi, martedì 12 marzo 2013, secondo quanto stabilito dalla Congregazione Generale dei Cardinali, avrà luogo l’ingresso in Conclave per l’elezione del nuovo Romano Pontefice, come previsto dall’Ordo Rituum Conclavis. (vai allo speciale Elezione Papa 2013) Lo fa sapere ufficialmente, attraverso una nota, la sala stampa della Santa Sede: “Dalla Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, preceduti dalla Croce e seguiti dal Libro dei Vangeli, al canto delle Litanie dei Santi, i 115 Cardinali elettori si dirigono processionalmente alla Cappella Sistina dove, dopo il canto del Veni Creator, pronunziano il Giuramento prescritto Quindi il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, Mons. Guido Marini, intima l’Extra omnes e coloro che non partecipano al Conclave lasciano la Cappella Sistina. Restano solamente il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche e il Cardinale Prosper Grech, per la meditazione, terminata la quale anch’essi lasciano la Sistina. Ha inizio così il Conclave”. (leggi l’articolo di Cristiana Caricato) Dopo il “fuori tutti”, pronunciato dal Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, gli estranei usciranno dalla Cappella Sistina (chiusa cum clave) e i 115 cardinali elettori rimarranno soli per iniziare le operazioni di voto, che si dovranno concludere entro le 19.15. La prima fumata è attesa poco dopo, anche se, come riferito da Padre Lombardi, portavoce della Santa Sede, dovrebbe essere nera. Se il nuovo Pontefice non verrà eletto, i cardinali faranno rientro dopo la preghiera vespertina presso la casa di Santa Marta, dove risiedono durante l’intero periodo dedicato al Conclave.

Miloslav Vlk, arcivescovo emerito di Praga, uno dei cardinali non elettori, ha rilasciato una chiara indicazione sulle sorti del Conclave. Parlando al quotidiano cileno La Tercera, ha infatti detto che non è prevedibile che la fumata bianca arrivi prima di giovedì. (leggi l’intervista a John L. Allen) Secondo l’arcivescovo di Praga infatti  il nuovo Papa non “sarà così facile da eleggere come successe l’ultima volta con Josef Ratzinger”.

La Santa Sede ha pubblicato sul proprio sito internet il Libretto della Celebrazione e il testo in latino del giuramento che i cardinali presteranno oggi, martedì 12 marzo, alle ore 16.30 nella Basilica di San Pietro per il Conclave. E’ intanto terminata da poco la Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” celebrata dal cardinale Decano, Angelo Sodano, nella Basilica di San Pietro. (vai allo speciale Elezione Papa 2013) I centottanta cardinali stanno dunque lasciando la Basilica di San Pietro in processione. Durata circa 1 ora e 40 minuti, la Messa è stata principalmente celebrata in latino, fatta eccezione per le letture e alcune intenzioni di preghiera: “Rinnoviamo tutta la nostra profonda gratitudine” a Benedetto XVI, ha detto Sodano all’inizio dell’omelia, ringraziando poi Dio “per la amorosa assistenza che sempre riserva alla sua Chiesa e in particolare per il luminoso pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere dell’amato e venerato Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine”. “L’amore – ha proseguito il cardinale Decano – si fa particolarmente notare nel contatto con la sofferenza, l’ingiustizia, la povertà, e con tutte le fragilità dell’uomo, sia fisiche che morali”. “E’ l’amore che spinge i Pastori della Chiesa a svolgere la loro missione di servizio agli uomini d’ogni tempo, dal servizio caritativo più immediato fino al servizio più alto, quello di offrire agli uomini la luce del Vangelo e la forza della grazia. Preghiamo perchè il futuro Papa possa continuare quest’incessante opera a livello mondiale”. E ancora, al termine dell’omelia: “Preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice che svolga con cuore generoso la luminosa missione” di “presiedere la carità”. Sodano ha invocato anche la “intercessione di Maria Santissima” e “di tutti i martiri e i santi che nel corso dei secoli hanno reso gloriosa questa chiesa di Roma. Il nuovo Papa continui l’opera della Chiesa per pace e giustizia in tutto il mondo” (scarica qui il libretto). 

“Preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice che svolga con cuore generoso la luminosa missione” di “presiedere la carità”. Queste le parole del cardinale Angelo Sodano a conclusione dell’omelia della messa “pro eligendo romano pontifice”, da poco terminata. Sodano ha invocato anche la “intercessione di Maria Santissima” e “di tutti i martiri e i santi che nel corso dei secoli hanno reso gloriosa questa chiesa di Roma. Il nuovo Papa continui l’opera della Chiesa per pace e giustizia in tutto il mondo”.

E’ terminata pochi minuti fa la Messa “Pro eligendo Romano Pontifice” celebrata dal cardinale Decano, Angelo Sodano, nella Basilica di San Pietro. I centottanta cardinali stanno dunque lasciando la Basilica di San Pietro in processione. Durata circa 1 ora e 40 minuti, la Messa è stata principalmente celebrata in latino, fatta eccezione per le letture e alcune intenzioni di preghiera: la prima lettura è stata infatti pronunciata in inglese, il salmo in italiano, la seconda lettura in spagnolo. Il Vangelo è invece cantato e pronunciato in latino. Sono state inoltre pronunciate preghiere in francese, swahili, portoghese, malayalam (lingua parlata in India) e tedesco.

C’era anche monsignor Georg Gaenswein alla messa “Pro Eligendo Pontifice”, il segretario personale di Benedetto XVI che lo accompagna anche nel suo ritiro a Castel Gandolfo. Padre Georg ha dunque lasciato per qualche ora il ritiro dove si trova con il Pontefice dimissionario per prendere parte al grande evento che significa l’inizio dell’atteso Conclave. E’ la sua prima apparizione pubblica dal 28 febbraio quando si recò con Benedetto a Castel Gandolfo. Padre Goerg nella sua carica di prefetto della Casa Pontificia entrerà anche lui al Conclave per seguire il giuramento dei 115 cardinali elettori poi come tutti i non votanti dovrà abbandonare la Cappella Sistina. Tornerà al momento dell’elezione per accompagnare il nuovo Papa alla oggi delle Benedizioni.

“E’ l’amore che spinge i Pastori della Chiesa a svolgere la loro missione di servizio agli uomini d’ogni tempo, dal servizio caritativo più immediato fino al servizio più alto, quello di offrire agli uomini la luce del Vangelo e la forza della grazia. Preghiamo perchè il futuro Papa possa continuare quest’incessante opera a livello mondiale”. Queste le parole del cardinale Decano Angelo Sodano, rivolte ai fedeli presenti nella Basilica di San Pietro.

“Rinnoviamo tutta la nostra profonda gratitudine” a Benedetto XVI. Apre in questo modo la sua omelia il cardinale Decano, Angelo Sodano, durante la “Missa pro eligendo Romano Pontifice” iniziata alle ore 10 di oggi nella Basilica di San Pietro. Sodano ha quindi ringraziato Dio “per la amorosa assistenza che sempre riserva alla sua Chiesa e in particolare per il luminoso pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere dell’amato e venerato Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine”. “L’amore – ha proseguito Sodano – si fa particolarmente notare nel contatto con la sofferenza, l’ingiustizia, la povertà, e con tutte le fragilità dell’uomo, sia fisiche che morali”.

Tutti gli occhi sono puntati verso il comignolo posizionato sopra la Cappella Sistina: il mondo è in trepidante attesa per l’elezione del nuovo Pontefice dopo le dimissioni di Benedetto XVI, anche se (come recentemente riferito da Padre Lombardi, portavoce della Santa Sede) la prima fumata, attesa per le 20 di oggi, martedì 12 marzo 2013, dovrebbe essere nera. Tutti i telefonini saranno schermati, vietati tutti i social network ed è prevista la scomunica “latae sententiae” per i novanta addetti (tra cerimonieri, cuochi, infermieri, autisti e guardie svizzere) che dovessero rivelare qualsiasi informazione e che nella giornata di ieri hanno prestato giuramento. Tra pochi minuti (alle ore 10) prenderà il via la “Missa pro eligendo Romano Pontifice” (clicca qui per seguire la diretta streaming), liturgia presieduta nella Basilica di San Pietro dal cardinale Decano, Angelo Sodano, alla presenza di tutti i cardinali, anche quelli non elettori.

Alle 16.30, invece, avrà luogo la processione che dalla Cappella Paolina porterà i 115 cardinali elettori, chiamati a nominare il nuovo Pontefice, all’interno della Cappella Sistina (leggi l’intervista a John L. Allen). L’inizio vero e proprio del Conclave, però, si avrà con la pronuncia del cosiddetto “extra omnes”, il “fuori tutti” con cui il Maestro delle Cerimonie Pontificie, monsignor Guido Marini, nel momento in cui i cardinali si riuniscono nella Cappella Sistina, ordina di uscire a tutti coloro che non sono chiamati all’elezione (leggi l’articolo di Cristiana Caricato). Come spiegato da Padre Lombardi, ci sarà una novità rispetto al 2005: nel percorso tra la Cappella Sistina e la Loggia delle Benedizioni (da cui si affaccerà su piazza San Pietro), il nuovo Pontefice si fermerà per pregare nella Cappella Paolina. “Questo significa che ci vorrà più tempo dell’altra volta, soprattutto se il nuovo Papa si immergerà nella preghiera”, ha spiegato ancora il portavoce vaticano.

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