Non è tra quelli che vengono citati più spesso. Eppure, è considerato tra coloro che hanno più chance di succedere a Benedetto XVI. Domenicano, arcivescovo di Vienna e cardinale del titolo di Gesù Divin Lavoratore, Christoph Schönborn è un “ratzingeriano” di ferro, e tra i pochi al mondo a poter vantare un peso teologico in grado di non sfigurare di fronte al Pontefice emerito, del quale è stato allievo e collaboratore. Insieme con il cardinale Angelo Scola, attuale arcivescovo di Milano, anch’egli nel novero dei papabili, hanno dato vita all’esperienza della rivista internazionale di teologia “Communio”. Ha fatto parte, inoltre, della commissione che ha redatto il Catechismo della Chiesa cattolica e fa parte della Congregazione per la Dottrina della Fede presieduta a lungo da Ratzinger.
Nato il 22 gennaio 1945 a Skalken (Skalsko), nella diocesi di Litomeice, in Boemia, nell’attuale Repubblica Ceca, quando Christoph ha appena nove mesi la famiglia Schönborn si trasferisce in Austria dove nel 1963 il futuro cardinale entra nell’Ordine Domenicano. All’interno delle scuole dell’Ordine compie gli studi superiori in filosofia e teologia. In seguito studia filosofia e psicologia a Vienna e a La Sorbona. Il 27 dicembre del 1970 diventa sacerdote. Nel 1971 consegue la licenza e il lettorato in teologia mentre tre anni più tardi si laurea in teologia a Parigi. Nel 1976 è professore straordinario di Dogmatica presso l’Università di Friburgo (Svizzera), e dal 1981 al 1991 è ordinario di Dogmatica. Risale all’11 luglio 1991 la consacrazione a vescovo titolare di Sutri e vescovo ausiliare di Vienna. Succederà al predecessore il 14 settembre 1995, diventando arcivescovo di Vienna e ordinario per i fedeli rito bizantino in Austria. E’ stato creato cardinale da Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 1998.