Se fosse eletto al Soglio pontificio Seán Patrick O’Malley, avremmo un Papa barbuto. Un particolare non di poco conto. Non solo e non tanto perché balza immediatamente agli occhi, così come il suo fare ironico e solare, quanto perché è il segno della sua appartenenza all’ordine dei Frati Minori Cappuccini. Nato a Lakewood, in Ohio, il 29 giugno 1944, è di origini irlandesi, come tradisce il suo nome. Il 14 luglio del 1965 emette la prima professione dei voti semplici, nell’Ordine dei Cappuccini, prendendo il nome di Sean in onore di San Giovanni evangelista (il suo motto episcopale è una frase del santo: «Fate ciò che Egli vi dirà»). Il 14 luglio 1968 è la volta della professione dei voti solenni. Studia filosofia e teologia nelle scuole dell’ordine, mentre il 29 agosto 1970 diventa sacerdote. A Washington, nell’Università Cattolica d’America, consegue il Master of Arts in Scienze Religiose e, nel 1972, la laurea in Letteratura Spagnola e Portoghese. L’anno successivo diventa direttore dell’Apostolato degli ispanici presso l’Arcidiocesi di Washington e direttore del Centro Cattolico Spagnolo. Quattro anni più tardi diventa assistente arcidiocesano del Terz’Ordine di San Francesco.
La nomina episcopale risale al 1984, quando Giovanni Paolo II lo fa vescovo coadiutore della Diocesi di Saint Thomas nelle Isole Vergini di cui diventa, poco dopo, Ordinario. Nel ’92 viene trasferito nella sede residenziale di Fall River, in Massachusetts, e nel 2002 a Palm Beach, in Florida. Dal primo luglio 2003 viene nominato, da Giovanni Paolo II, Arcivescovo Metropolita di Boston. E’ creatocardinale da Benedetto XVI il 24 marzo 2006 con il titolo di Santa Maria della Vittoria.
Membro delle Congregazioni per il Clero e per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica e del Pontificio Consiglio per la Famiglia, parla correntemente, oltre ovviamente all’inglese, lo spagnolo e il portoghese, e conosce bene anche il tedesco, il francese e l’italiano.