Per qualche ora un gabbiano si è piazzato sul comignolo della Cappella Sistina, quel comignolo che tutto il mondo sta tenendo d’occhio da ieri sera in attesa che giunga la fumata bianca che annuncia l’elezione del nuovo Papa. Imperterrito, il gabbiano se ne è stato appollaiato indifferente e inconsapevole che qualche decina di milioni di persone lo sta guardando. Sembra che stia sorvegliando l’andamento del conclave, ma quello che invece appare una coincidenza alquanto bizzarra è un episodio avvenuto lo scorso gennaio, quando Benedetto era ancora Papa. Al termine di un angelus domenicale il Papa aveva infatti liberato una colomba, simbolo della pace, come già fatto in altre occasioni anche da suoi predecessori. Ebbene, sotto agli occhi di tutti i presenti, improvvisamente, era sbucato un gabbiano che si era diretto inferocito verso la colomba cercando di colpirla con il becco e ucciderla. La povera colomba inseguita, per trovare rifugio era dovuta infilarsi proprio nella finestra del Pontefice. Andando a fare delle ricerche, abbiamo scoperto quale Santo aveva invece tra la sua simbologia un gabbiano: era il santo protettore di Milano, Sant’Ambrogio. Volendo azzardare una possibile “lettura”, senza nessuna pretesa di serietà, si potrebbe dire che il gabbiano si è piazzato lì a simboleggiare l’ormai imminente elezione dell’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, dato da molti come uno dei favoriti sin da prima dell’inizio del conclave. Un’altra simbologia sempre, per non prendersi troppo sul serio, potrebbe essere che dopo il corvo è arrivato il gabbiano, simbolo appunto di un nuovo possibile papa. Il gabbiano è infatti normalmente considerato il simbolo della libertà.