Dopo la fumata nera di ieri, giunta al termine della prima votazione di questo Conclave, sono in corso nella Cappella Sistina le operazioni del secondo scrutinio. Questa mattina i 115 cardinali elettori si sono trasferiti dalla Domus Sanctae Marthae (dove soggiorneranno per l’intero periodo del Conclave) nella Cappella Paolina, dove è stata celebrata la messa, per poi tornare nella Cappella Sistina per la recita dell’Ora media e, subito dopo, per le nuove operazioni di voto. Nella giornata di oggi verranno effettuati quattro scrutini, due al mattino e due al pomeriggio, ma le relative fumate che si ottengono bruciando le schede votate non avranno luogo dopo ogni singola votazione, ma una la mattina (intorno alle ore 12) e una la sera (verso le 19). Se dopo una votazione intermedia si dovesse giungere all’elezione del nuovo Pontefice, allora la fumata bianca potrebbe già avvenire a metà mattina – tra le 10.30 e le 11 – e il pomeriggio – tra le 17.30 le 18 – (clicca qui per i dettagli sugli orari), anche se per oggi è improbabile immaginare che si possa raggiungere la maggioranza necessaria (77 voti sui 115 totali). La fumata nera di ieri è stata accolta da una certa delusione dai tanti fedeli riuniti in piazza San Pietro per assistere al Conclave nonostante la pioggia insistente che ha imperversato sulla capitale. Il maltempo sembra aver scoraggiato anche oggi un grande afflusso di fedeli davanti alla Basilica, complice le previsioni che parlano di un Conclave breve ma che difficilmente potrà risolversi in questi primi scrutini. Al momento, tra i maggiori “papabili”, si fanno strada i nomi dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola, la cui elezione riporterebbe il Pontificato in Italia per la prima volta dopo 35 anni, e il brasiliano Odilo Pedro Scherer che, se eletto, sarebbe il primo Papa non europeo in 1.300 anni di storia della Chiesa.