“In relazione ai recenti avvenimenti nell’ambito dei procedimenti a carico dell’onorevole Silvio Berlusconi, mi limito a richiamare quanto dichiarato ieri dal presidente della Repubblica, il quale ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano”. Queste le parole del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti, all’apertura del plenum dell’organo di autogoverno. In una dichiarazione concordata con i consiglieri riguardo lo scontro tra l’ex premier e i magistrati di Milano, Vietti ha annunciato che il Csm “riafferma il proprio ruolo di garante dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura ma accogliendo per senso di responsabilità l’invito del suo presidente evita qualsiasi commento sulle gravi vicende accadute”. “Aggiungo – ha detto ancora – che il capo dello Stato ha voluto incontrare, sempre nella giornata di ieri, il Comitato di presidenza del Csm con cui ha avuto un ampio scambio di vedute. Il presidente Napolitano ha poi rilasciato una dichiarazione in cui ha indicato nel più severo controllo di legalità un imperativo assoluto per la salute della Repubblica da cui nessuno può considerarsi esonerato in virtù dell’investitura popolare ricevuta”.