Torna di nuovo in primo piano nelle indagini sulla morte di Yara Gambirasio il marocchino Mohamed Fikri. Come si sa ci sono intercettazioni telefoniche che secondo alcune traduzioni nella nostra lingua testimonierebbero il fatto che il manovale avrebbe visto cosa successe quella sera omicidio compreso. Altre traduzioni invece negano questa versione dei fatti. Il marocchino però è stato recentemente scagionato dall’accusa di omicidio per essere accusato solo di favoreggiamento. Avrebbe cioè visto l’assassino o gli assassini in azione ma si sarebbe sempre rifiutato di dire il nome. Adesso secondo un indiscrezione che pubblica il settimanale Oggi il gip Ezia Maccora sosterebbe che Fikri ha assistito all’omicidio. Si lavora dunque ancora una volta sule intercettazioni telefoniche di quelle ore là, compresa quella del datore di lavoro dello stesso marocchino Roberto Besozzo che in passato ha sempre scagionato il suo dipendente da ogni accusa. C’è poi una intercettazione telefonica del 3 dicembre 2010 già alcune settimane dopo la scomparsa di Yara tra il marocchino e la sua fidanzata nella quale la donna gli chiede in modo esplicito dove sia il posto dove l’hanno uccisa. Fikri risponde che il luogo è molto vicino al posto dove lavorava: è vicino al cancello, dice. A questo punto si aspettano nuovo interrogatori e forse la svolta tanto attesa dell’inchiesta.