Un edicolante di Plaza de Mayo, a Buenos Aires, che ogni mattina apre il proprio esercizio in Calle Bolivar, proprio a due passi dalla cattedrale, pochi giorni fa ha ricevuto una telefonata. Era il Papa. ”Hola Daniel, sono il cardinale Jorge”, ha detto Papa Francesco che era solito ritirare la propria copia del “Clarin” quando era cardinale. Il giornalaio, incredulo, pensava si trattasse di uno scherzo. “Dai Mariano, non fare il cretino”, ha risposto l’uomo. “Sul serio, sono Jorge Bergoglio e ti sto chiamando da Roma”, ha insistito il Pontefice, “grazie per il tuo servizio in tutti questi anni, ma non consegnarmi più il giornale”. L’edicolante, a quel punto, si è commosso. “Gli ho detto che mi mancherà”, ha fatto sapere all’Ansa. “E gli ho chiesto se lo vedremo presto da queste parti, mi ha risposto che sarà complicato. Ma ha aggiunto che sarà sempre con noi”. Intanto, proprio a Buenos Aires, migliaia di persone si sono radunate ieri davanti alla Cattedrale Metropolitana per rendere omaggio al Santo Padre e per seguire la messa di insediamento. I fedeli sono giunti da ogni parte della città, dai quartieri più poveri fino a quelli più agiati, uniti da un lungo applauso per l’ex arcivescovo della capitale argentina.