Papa Francesco ha incontrato oggi nella Sala Regia gli ambasciatori di 180 Paesi accreditati presso la Santa Sede. Dopo oltre una settimana dalla sua elezione, il nuovo Pontefice ha ribadito l’importanza del “dialogo fra le varie religioni”. “Penso anzitutto a quello con l’Islam”, ha spiegato Jorge Mario Bergoglio, “e ho molto apprezzato la presenza, durante la Messa d’inizio del mio ministero, di tante Autorità civili e religiose del mondo islamico”. Secondo Papa Francesco, “è pure importante intensificare il confronto con i non credenti, affinché non prevalgano mai le differenze che separano e feriscono ma, pur nella diversità, vinca il desiderio di costruire legami veri di amicizia tra tutti i popoli”. “Uno dei titoli del Vescovo di Roma è Pontefice, cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini”, ha detto il Papa, spiegando che proprio “il dialogo tra noi” deve aiutare “a costruire ponti fra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell’altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello da accogliere ed abbracciare”. Citando il Santo di Assisi, il Papa ha voluto ricordare che “San Francesco ci insegna un profondo rispetto per tutto il creato, il custodire questo nostro ambiente, che troppo spesso non usiamo per il bene, ma sfruttiamo avidamente a danno l’uno dell’altro”, aggiungendo poi che “il bene di ogni uomo su questa terra” risiede “nel cuore di tutti i Paesi”. “Spero sia anche l’occasione per intraprendere un cammino con quei pochi Paesi che ancora non intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede, alcuni dei quali hanno voluto essere presenti alla messa per l’inizio del ministero, o hanno inviato messaggi come gesto di vicinanza”. “Come sapete la mia famiglia ha origini italiane – ha detto ancora il Pontefice – così in me è sempre vivo questo dialogo tra luoghi e culture fra loro distanti, tra un capo del mondo e l’altro, oggi sempre più vicini e interdipendenti, bisognosi di incontrarsi e di creare spazi reali di autentica fraternità”.